Roma. I nuovi varchi Ztl stanno certamente spaccando in due la popolazione della Capitale. In molti hanno la sensazione che si tratti di una manovra elitaria, ne senso di una misura che contribuisce a demarcare le forti differenze sociali, tra chi può e chi non può permettersi un’auto di ultima generazione, o una macchina nuova in generale per poter rientrare nei parametri imposti.
La raccolta firme contro i nuovi varchi Ztl a Roma
Il grido unanime di chi si schiera contro i nuovi varchi Ztl è chiaro: la manovra del sindaco colpisce i più deboli, coloro che non possono e non riescono ad adeguarsi ai nuovi criteri. In queste ore, poi, la raccolta firme contro i nuovi varchi decisi e varati dalla Giunta Gualtieri raggiunge le oltre 25.000 adesioni. Il dato proviene direttamente da Change.org, nella pagina della petizione lanciata dal consigliere della Lega Fabrizio Santori. Per il momento le firme continuano a salire: l’obiettivo stimato è quello di raggiungere le 35.000 adesioni per poter fare la differenza. Intanto, la giunta interpreta la vicenda in modo diametralmente opposto, parlando di misura necessaria ed indispensabile per poter trasformare Roma ”da una città autocentrica a una città a misura d’uomo”. E ancora, si aggiunge, per ”migliorare la qualità della vita e tutelare la salute di tutti”.
Il no di oltre 25.000 cittadini
La raccolta firme, però, sembra dare i suoi risultati, interpretando il malcontento di molti. In queste ore sta facendo il giro dei quartieri maggiormente interessanti, raccogliendo diversi consensi. Le multe, infatti, che deriverebbero da un mancato adeguamento ai nuovi divieti possono essere particolarmente salate: si parte da un minimo di 168 euro, per arrivare fino a ben 678.
Abolizione divieto di circolazione veicoli ZTL Fascia verde
Ecco quello che si legge nel testo della petizione: ”Le limitazioni al traffico cittadino attuate dall’Amministrazione Capitolina colpiranno prevalentemente i cittadini economicamente più deboli. Sono circa 30 mila i cittadini residenti che verranno fortemente limitati nel loro diritto alla mobilità all’interno del perimetro della nuova Fascia Verde, mentre ammontano a circa 300 mila i non residenti. L’Amministrazione Capitolina, anche a seguito dell’installazione dei 51 varchi elettronici di controllo degli accessi, vieterà l’ingresso ed il parcheggio ai veicoli giudicati più inquinanti. Questo di fatto implicherà un obbligo di rottamazione in capo a tutti i cittadini proprietari di tali veicoli. Dal mese di novembre 2023 non potranno più circolare le autovetture diesel Euro 4, mentre dal prossimo anno subiranno la medesima limitazione le autovetture a benzina Euro 3, a cui seguiranno le autovetture Euro 5.
”Provvedimento insostenibile per tante famiglie”
”Questo provvedimento è assolutamente insostenibile per tantissime famiglie alle quali verranno impediti i più fondamentali, quanto necessari spostamenti, come raggiungere la propria sede lavorativa o ancor peggio gli ospedali per cure mediche o urgenze, salvo dover sopportare un ingente esborso economico per l’acquisto di una nuova autovettura. Alla stessa stregua risulta incomprensibile impedire la circolazione ai veicoli d’epoca, salvo gli eventi autorizzati, tali mezzi si stima rappresentino lo 0,26 per cento del parco veicolare totale. Le nuove disposizioni interessano anche i veicoli BI-FUEL anche trasformati e marcianti con alimentazione a metano o GPL, ma anche le attività legate al turismo, come i rimessaggi camper siti all’interno della fascia verde che annualmente ospitano migliaia di camperisti, le attività connesse al cinema, ossia i mezzi in uso per la realizzazione di riprese cinematografiche all’interno della città di Roma, così come le attività connesse alla riparazione/assistenza dei veicoli, che subiranno una contrazione del proprio fatturato”.
Nuova ZTL Roma: dove saranno installati i 51 varchi, chi non potrà più circolare e da quando