Si è svolto alla Procura di Viterbo l’interrogatorio di Rudy Guede, accusato di violenza sessuale verso la sua ex compagna 23enne.
Si è svolto presso la Procura di Viterbo l’interrogatorio di garanzia a Rudy Guede, accusato dall’ex compagna di maltrattamenti e violenze sessuali. L’interrogatorio è durato due ore, condotto dal gip Savina Poli. L’uomo, già condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, ha respinto ogni tipo di accusa mossa dall’ex compagna di 23 anni: la donna, infatti, lo avrebbe denunciato per maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni.
L’interrogatorio di Rudy Guede a Viterbo
I legali di Guede si sono opposti alla misura restrittiva verso il loro assistito, che al momento è costretto a indossare un braccialetto elettronico. A tale richiesta, però, il pubblico ministero si sarebbe opposto, lasciando il giudice con la decisione in sospeso sulla vicenda. Probabile come in questa scelta, in una fase d’indagine, ci voglia essere il massimo della precauzione da parte della Procura e anche conoscendo il passato dell’ivoriano.
La difesa di Rudy Guede davanti al gip
Guede era rimasto a Viterbo dopo la fine della pena detentiva presso il carcere Mammagialla di Viterbo, legata proprio all’omicidio di Meredith. L’uomo, attraverso i propri legali, ha fatto sapere di aver sempre rispettato la propria ex compagna, ma di come la loro relazione fosse di natura tossica sotto l’aspetto della sfera sessuale. L’interrogatorio dell’ivoriano è stato seguito anche dal procuratore Paola Conti, titole del fascicolo per maltrattamenti ai danni della donna 23enne.
Quali limitazioni ha Rudy Guede oggi?
La Procura al momento ha imposto diverse limitazioni verso Rudy Guede. La prima è quella del divieto di avvicinamento verso la sua ex compagna, per una distanza che non deve essere inferiore ai 500 metri. Tale misura è stata messa in moto a partire dalla giornata di martedì 5 dicembre 2023, oltre poi a essere ulteriormente rafforzata anche l’utilizzo del braccialetto elettronico. Il braccialetto, come ben risaputo, limita ulteriormente i movimenti e soprattutto le libertà del soggetto che l’indossa.