La misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna è stata notificata oggi, mercoledì 6 dicembre 2023, su richiesta della Procura di Viterbo, nei confronti di Rudy Guede, il 36 enne cittadino ivoriano già condannato in passato per l’omicidio di Meredith Kercher nel novembre del 2007. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.
Omicidio Meredith Kercher, libero Rudy Guede: “Ho cercato di salvarla”
Notificata oggi la misura cautelare a Rudy Guede
Nei suoi confronti i pm, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, contestano i reati di lesioni personali, maltrattamenti e violenza. L’uomo era stato scarcerato nel giugno scorso dopo circa 13 anni di detenzione. A Guede è stato applicato anche il braccialetto elettronico.
Nei confronti di Guede, in base a quanto si apprende, il pm aveva sollecitato la misura degli arresti domiciliari ma il gip ha ritenuto sufficiente il divieto di avvicinato a 500 metri dalla vittima, una ragazza ventenne, e l’applicazione del braccialetto.
Per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher furono arrestati Amanda Knox e Raffaele Sollecito, poi assolti in Cassazione una decina di anni dopo, nel 2015. La vicenda risale al primo novembre del 2007, quando il corpo della studentessa inglese fu trovato senza vita nella casa che condivideva con l’americana Amanda Knox. L’unico ad essere condannato è stato l’ivoriano Rufy Guede, il quale ha adesso finito di scontare la propria pena, ricostruendosi una vita nella città di Viterbo.
La lettera di Rudy Guede ai familiari di Meredith
“Se le mie mani sono macchiate di sangue è perché ho tentato di salvare Meredith. La paura ha preso il sopravvento e sono scappato come un vigliacco lasciando Mez forse ancora viva. Di questo non finirò mai di pentirmi. Non passa giorno che non le dedichi un pensiero. È un macigno nell’anima, sarà così finché vivrò. Ho scritto ai suoi familiari ma non mi hanno risposto. Vorrei dirgli di perdonarmi se non sono riuscito a fare tutto il possibile per salvarla”, queste le parole di Rudy Guede.