A Tivoli, casi di violenza sulle donne hanno goduto di un inasprimento delle pene verso gli uomini violenti.
I primi riscontri sull’applicazione della nuova legge per la tutela delle donne e contro la violenza verso di loro, entrata in vigore lo scorso 9 dicembre, sono positivi. Il Giudice per le indagini preliminari di Tivoli ha convalidato due provvedimenti adottati sulla base della legge, un allontanamento urgente disposto dal PM e un arresto in flagranza differita.
La legge che inasprisce le pene per casi di violenza sulle donne: il caso di Tivoli
Nel primo caso, i Carabinieri e la Polizia di Stato hanno eseguito un decreto di allontanamento urgente dalla casa familiare nei confronti di L.F., accusato di maltrattamenti verso la moglie alla presenza dei figli e altri reati. Il procedimento, iniziato il 14 novembre 2023, ha evidenziato un pericolo imminente per la donna, giustificando l’emissione del provvedimento urgente.
I casi di violenza sulle donne
Il Giudice ha sottolineato l’effetto annichilente del rapporto prevaricatore e la condizione di soffocante controllo cui la donna era sottoposta. Nel secondo caso, i Carabinieri di Palestrina hanno eseguito un arresto in flagranza differita ai danni di D.T. per atti persecutori (Stalker). La nuova legge ha consentito l’applicazione immediata della normativa, considerando minacce inviate tramite Whatsapp. L’azione tempestiva dei Carabinieri ha dimostrato l’efficacia della tutela immediata alle vittime di violenza.
Il braccialetto elettronico a Tivoli per gli stalker
L’applicazione del braccialetto elettronico anti-stalker, previsto dalla legge, continua ad avvenire senza criticità. La misura prevede il divieto di avvicinamento a non meno di 500 metri e un aggravamento della misura nel caso di mancato consenso dell’indagato. Nonostante i riscontri positivi, emergono anche alcune criticità. In particolare, si segnalano:
- La mancata previsione dell’applicazione immediata del braccialetto elettronico, potendo richiedere fino a 4 giorni, aumentando il rischio di aggressioni.
- La mancanza della previsione del fermo del PM, che avrebbe evitato difficoltà operative e vuoti di tutela.
- La mancata accelerazione dei processi, con la prima udienza fissata ad anni di distanza in alcuni casi.
- La riforma a risorse invariate crea problemi operativi a questa Procura, superati solo grazie all’impegno di Magistrati, polizia giudiziaria e personale amministrativo.
La Procura di Tivoli auspica che le criticità segnalate possano essere affrontate e risolte in tempi brevi, al fine di rendere ancora più efficace la nuova legge a tutela delle donne.