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Violenza sessuale su una 18enne, il giudice: ‘Assolti, non avevano capito che lei non ci stava’

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violenza sessuale sulla sorella

 

Violenza sessuale ai danni di una 18enne. O meglio il capo di imputazione a carico dei due ragazzi finiti a processo presupponeva un abuso sessuale che il giudice dell’udienza preliminare non ha ravvisato, pronunciandosi, al termine di un processo con rito abbreviato, con una sentenza di assoluzione. Le motivazioni del tribunale di Firenze, come riporta Il Tirreno, della sentenza che risale al marzo 2023, specificherebbe che ci sarebbe stato ‘un errore sul fatto che costituisce reato’.

Assolti perchè non avevano capito che mancava il consenso della 18enne

Insomma i due giovani, all’epoca dei fatti, nel 2018, entrambi 19enni non avrebbero capito che la ragazza non era consenziente. Una decisione che, indubbiamente, lascia l’amaro in bocca all’allora 18enne che aveva denunciato ‘uno stupro di gruppo’ dopo che era stata a una festa a casa di amici e, in quella circostanza, dopo aver bevuto alcol e fumato spinelli, sarebbe stata ‘coinvolta’ nell’atto sessuale.

 Ad indurre i due 19enni in ‘errore’, secondo il giudice, sarebbe stata la circostanza che la giovane qualche tempo prima avrebbe avuto rapporti sessuali con uno dei due indagati e sarebbe stata anche ripresa con un cellulare. Questo avrebbe fatto nascere nei due ragazzi l’idea che la 18enne fosse consenziente.

Il giudice: ‘Hanno preso la ragazza contro la sua volontà, ma non è stupro’

Ci sarebbero alcuni passaggi che lasciano perplessi. Tra gli altri quello secondo il quale il magistrato nel pronunciarsi con un’assoluzione ha sottolineato che i ragazzi hanno preso ‘contro la sua volontà’ la 18enne, ma anche che quest’ultima avrebbe implorato ripetutamente ai due: ‘Smettetela’. Un ricordo nitido anche nel racconto reso dai due imputati e che sarebbe stato dovuto al fatto che la ragazza era consapevole, dopo vino rosso ed erba, di trovarsi in uno stato di alterazione psicologica. Ma sembrerebbe che il convincimento del giudice si sia formato anche sul fatto che poco tempo prima la presunta vittima della violenza sessuale avesse avuto un rapporto consensuale con uno dei due ragazzi e avesse consentito di essere filmata.

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