Una corrispondenza social, fatta di un fitto scambio di messaggi confidenziali e sessualmente espliciti via Instagram, con cui il professore di religione, indagato dalla Procura di Latina, sembra facesse avances ai suoi alunni. “Vieni da solo all’appuntamento”, una di queste, rivolta tramite direct a un suo studente. Ora l’uomo, finito agli arresti domiciliari, dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata sui suoi alunni, che per mesi ha tentato di adescare fuori dalle aule scolastiche, per poi toccarli durante l’orario delle lezioni.
Chat allusive agli adolescenti: professore a Latina accusato di violenza sessuale
Si è chiusa a maggio 2023 l’inchiesta che vede coinvolto un ex insegnante di religione al Liceo Scientifico Ettore Majorana di Latina. Il diacono, stando alle indagini del Pm, avrebbe sostenuto conversazioni compromettenti e sessualmente allusive con alcuni suoi alunni, iscritti all’istituto. Prima, cercando di instaurare un rapporto di confidenza e complicità, invitando i ragazzi a iscriversi ai suoi canali e liste Instagram. Poi, condividendo materiale hot e chiedendo intimità con gli adolescenti. Il tutto è avvenuto tra febbraio del 2022 e gennaio 2023, un intervallo di tempo in cui il 49enne avrebbe portato avanti una conversazione costante, ripetuta e ambigua con un alunno di 17 anni, facendo riferimenti al sesso. Il professore era solito contattare i suoi alunni tramite social e scambiarsi con loro inoltre foto hard, poi in classe si sarebbe reso autore di approcci fisici.
Almeno tre studenti palpati a scuola dall’uomo
Secondo le ricostruzioni della Procura di Latina, l’uomo avrebbe toccato alcuni suoi alunni alle spalle e ai fianchi anche durante le lezioni scolastiche. Si contano a oggi tre gli episodi dimostrabili e, infine, un quarto avvenuto nel periodo di Natale del 2021 con un minore con vi era un vincolo parentale. Ora l’indagato si trova in misura cautelare, grazie all’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina, diretti dal tenente Monica Loforese.
Fortunatamente, quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali” hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti.