Guerra tra i borseggiatori nelle stazioni metropolitane di Roma: gli ultimi due episodi davanti la Stazione Termini e piazza di Spagna.
E’ una guerra senza esclusione di colpi quella che sta maturando tra i borseggiatori di Roma, con violentissime risse che stanno prendendo piede sulle metropolitane e nelle strade adiacenti alla Stazione Termini. Dopo la violenta aggressione ai danni di una borseggiatrice incinta, gli ultimi episodi fanno ventilare animi di pura guerriglia e vendetta: sotto i colonnati di piazza dei Cinquecento due gang sono arrivate a lanciarsi i tavolini dei bar, mentre un borseggiatore è stato accoltellato da un altro malvivente per il “controllo” della linea metropolitana.
La guerra tra i borseggiatori a Roma
L’ultimo episodio si è svolto sabato sera, ripreso dalle telecamere di “Welcome To Favelas”. Due borseggiatrici sudamericane hanno dato vita a una rissa sulla banchina della Metro A a piazza Spagna, in una situazione senza esclusioni di colpi. Le donne, per contendersi lo spazio d’azione e compiere i propri illeciti, si sono picchiate selvaggiamente sotto l’occhio dei cittadini e soprattutto dei turisti che stavano visitando il Centro Storico di Roma.
La guerra tra borseggiatori fuori dalla Stazione Termini
A intimorire la cittadina, il fatto come questi episodi si stiano verificando in maniera ravvicinata e soprattutto anomala in confronto al passato. Sotto i colonnati di piazza dei Cinquecento, dove negli ultimi anni molteplici sono stati i furti segnalati da “Scuola di Botte”, due gruppi criminali legati agli stranieri si sono dati battaglia. La rissa si è accesa nei bar di quell’area cittadina, con i malviventi che si sono lanciati tavoli e sedie per prevalere sui contendenti per il controllo della piazza (qui oltre ai furti, c’è un forte giro della droga).
Borseggiatrice picchiata alla Stazione Termini: come sta
La borseggiatrice picchiata alla banchina della Metro B alla fermata della Stazione Termini, è uscita in gravissime condizioni dall’aggressione subita. La donna è stata costretta a partorire, considerato come i suoi connazionali – ovvero coloro che l’hanno picchiata – non si sono fermati nemmeno davanti la gravidanza all’ottavo mese. Per lei diversi danni alla testa, che hanno costretto i medici a effettuare un intervento di chirurgia maxillo-facciale per la ricostruzione del viso.