Una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un incubo per una ragazza romana di 34 anni, che è stata vittima di una violenta aggressione da parte di una gang di nomadi alla fermata Colosseo della Linea B della metropolitana. La donna è stata borseggiata e successivamente picchiata quando ha cercato di recuperare il suo portafogli rubato. L’aggressione è avvenuta domenica pomeriggio intorno alle 17, quando la vittima stava terminando una telefonata sulla banchina affollata della stazione. Distorta per un attimo, ha avvertito di essere stata urtata e ha subito notato la sua borsa aperta con il portafogli scomparso. Senza esitazione, ha individuato un gruppetto di ragazzini che le era appena passato accanto e si è precipitata verso di loro temendo che fuggissero con i suoi soldi.
Ennesima aggressione con borseggio sulla Metro B di Roma
Tuttavia, una volta davanti al gruppo, la situazione è precipitata. Come racconta Il Messaggero, alla richiesta di riavere il portafogli, la ragazza è stata aggredita verbalmente e fisicamente. Uno dei membri della gang l’ha colpita con un pugno in pieno viso e poi l’ha spinta a terra. Mentre la vittima giaceva a terra, il gruppetto è salito su un vagone e ha fatto perdere le proprie tracce.
L’intervento dei vigilantes e dei poliziotti verso la vittima
Fortunatamente, i vigilanti della stazione sono intervenuti prontamente, soccorrendo la vittima e allertando i soccorsi e la polizia. I sanitari del 118 hanno medicato la giovane donna, che ha riportato lesioni al volto. Gli uomini del reparto Volanti sono intervenuti per raccogliere informazioni cruciali e identificare i colpevoli. Le indagini sono state agevolate grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza interne alla stazione, che hanno catturato l’intera scena dell’aggressione. La vittima ha fornito un dettagliato identikit dei tre ragazzi, indicando anche la direzione della loro fuga.
Il fermo della gang nomade in zona Termini
I poliziotti hanno concentrato le ricerche nei pressi della stazione Termini, dove i tre borseggiatori sono stati individuati e fermati tra via Manin e via Giolitti. Durante la perquisizione, sono stati recuperati 600 euro, il bottino della giornata di furti messi a segno durante la giornata. La denuncia è scattata per furto aggravato in concorso, e l’unico maggiorenne del gruppo, una ragazza, è stata denunciata. Tutti i membri della gang sono di etnia rom e residenti nel campo nomadi di via Luigi Candoni.
Le forze dell’ordine ricostruiscono la vicenda
Le indagini sono ancora in corso, e la polizia ha richiesto ulteriori immagini delle telecamere di sicurezza per ricostruire il pomeriggio trascorso dai tre borseggiatori e identificare eventuali altre vittime di furto. La vicenda evidenzia ancora una volta la necessità di garantire la sicurezza nelle stazioni della metropolitana e di adottare misure preventive per contrastare l’azione di bande criminali.
Metro B sempre più pericolosa a Roma
Il caso della signorina è un grave episodio di violenza che ha avuto luogo in una delle stazioni della metropolitana di Roma, una delle città più visitate al mondo. L’aggressione, avvenuta in pieno giorno e in una zona trafficata, è un segnale preoccupante dell’insicurezza che si vive in molte città italiane. L’intervento tempestivo dei vigilanti e della polizia ha permesso di identificare e arrestare i responsabili, ma è evidente che servono ulteriori misure per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. La videosorveglianza è un importante strumento di prevenzione, ma non può essere l’unica soluzione. È necessario un impegno da parte delle istituzioni per contrastare l’azione delle bande criminali e promuovere una cultura della sicurezza.