Discussioni accese sfogate in violenze domestiche, a subirle per dieci anni una donna da suo figlio. Il racconto di una signora a Veroli ha lasciato stupito il giudice del tribunale di Frosinone: il ragazzo per anni si sarebbe accanito contro la madre arrivando a lanciarle acqua bollente e una statua di marmo, ferendola gravemente.
Ha testimoniato in lacrime contro il figlio, che da dieci anni la sottoponeva a violenze domestiche e attentava alla sua vita. Una signora originaria di Veroli, in provincia di Frosinone, ha dovuto denunciare il parente per i suoi accanimenti, a tal punto da doverlo portare in aula di tribunale e farlo processare. Maltrattamenti che, come raccontati da Il Messaggero, hanno seriamente messo a repentaglio la salute della signora.
Figlio maltratta la madre per dieci anni, lei lo denuncia per salvarsi
Ha tentato il possibile una madre per appacificarsi col figlio violento. Arrivata all’estremo è stata costretta però a denunciarlo. Come racconterà la donna davanti al tribunale di Frosinone, i maltrattamenti andavano avanti da almeno 10 anni e la donna aveva sperato in ogni modo che il figlio potesse cambiare.
In realtà però, a ogni discussione la situazione peggiorava sempre più: schiaffi, pugni, botte e insulti di ogni genere. L’uomo le avrebbe addirittura lanciato una statua di marmo addosso dopo una discussione, in un’altra sarebbe arrivato addirittura a rovesciarle dell’acqua bollente addosso, costringendola a rivolgersi al pronto soccorso per essere medicata. Dopo giorni di decenza, la donna si sarebbe così decisa a denunciare il figlio.
Rinviato a giudizio figlio violento: la difesa in aula a febbraio
Dopo aver ascoltato le testimonianze della donna, vittima di violenze, il pubblico ministero ha disposto il rinvio a giudizio dell’aggressore. L’uomo, salito sul banco dei testimoni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e difeso dall’avvocato Pietro Polidori, avrebbe negato tutto. Bisognerà aspettare febbraio 2024 perché la giustizia faccia il suo corso e la difesa passi a fornire un’ulteriore versione dei fatti.