Velletri. Una vasta produzione di derivati e sottoderivati di hashish e cannabinodi. Oltre 700 kg di sostanza stupefacente rinvenuta all’interno di un capannone.
Il luogo era appositamente adibito per la produzione e lo stoccaggio delle sostanze. Due soci, un italiano ed un iracheno, sono ora nei guai dopo una perquisizione degli agenti di Polizia.
Le operazioni e la perquisizione del capannone in via Piara
Il 5 luglio scorso, i poliziotti del commissariato veliterno, a seguito di una complessa ed articolata attività di indagine tesa alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti, hanno proceduto alla perquisizione di un capannone di via Piara.
All’interno dello stabile è stato identificato un cittadino straniero che aveva dichiarato di essere un bracciante agricolo alle dipendenze di un italiano, che sarebbe giunto in loco di lì a poco. I due uomini, ora, un italiano ed un iracheno, rispettivamente di 35 e 46 anni, sono gravemente indiziati di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
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Oltre 700 kg di sostanza all’interno
Durante la perquisizione del luogo, di fatto, sono stati rinvenuti oltre 730 kg. di stupefacente costituto da: sostanza vegetale polverosa, sostanza solida di colore marrone, panetti di sostanza solida marrone, estratto vegetale oleoso e frammenti vegetali essiccati.
Le analisi sul materiale
Le successive analisi, effettuate al momento solo su una parte di sostanza rinvenuta, hanno evidenziato che, oltre a cannabinoidi, 22 involucri – dei 124 cilindri complessivamente sequestrati – risultavano contenere ben 65.324 dosi medie singole di hashish. Durante le attività, sono state sequestrate inoltre, numerose attrezzature tra cui bilance ed una macchina per il sottovuoto.