Signora, madre di un detenuto, prova furtivamente a introdurre della cocaina durante i colloqui al carcere di Velletri.
La Polizia Penitenziaria del carcere di Velletri nella giornata di ieri, venerdì 9 febbraio 2024, ha compiuto un arresto all’interno della struttura. In manette è finita una signora, che durante il colloquio con un detenuto ha provato a cedergli diversi grammi di sostanza stupefacente. Uno scambio che non è passato inosservato agli agenti penitenziari, che hanno subito fermato e denunciato la donna.
Donna prova a introdurre la droga al Carcere di Velletri
La signora è risultata essere la madre di un detenuto, probabilmente implicato nel traffico delle sostanze stupefacenti all’interno della casa circondariale. Per il proprio figlio, risultato essere un uomo di 45 anni in carcere per rapina, la donna si era procurata più di 40 grammi di cocaina, che probabilmente lo stesso detenuto avrebbe dovuto vendere all’interno della prigione ad altri detenuti.
L’arresto della madre del detenuto
La signora è stata colta in flagrante dagli agenti della Polizia Penitenziaria, che sorvegliavano come consuetudine il colloquio tra i due soggetti on d’evitare problemi di sicurezza all’interno del carcere. La donna è stata arrestata, in una vicenda che verrà chiarita già nelle prossime settimane dalle indagini di rito. Per ora, le piste attorno alla faccenda sono molteplici.
La pista d’indagine sulla cocaina in carcere
Secondo la pista d’indagine legata all’episodio di Velletri, il fatto potrebbe rientrare all’interno di dinamiche legate al contrabbando delle sostanze stupefacenti nella zona della provincia di Roma. In questo caso all’interno della casa circondariale, con la donna che avrebbe provato a cedere le dosi di cocaina senza farsi scoprire, mettendo così nelle condizioni il proprio figlio di spacciare la sostanza tra gli altri detenuti della struttura. I sindacati della Polizia Penitenziaria, come FP CGIL, sottolineano come sia necessario specializzare gli agenti nel contrasto delle sostanze illecite nelle strutture carcerarie, che evidentemente trovano mercato tra i detenuti nonostante gli stringenti controlli effettuati.