La variante indiana fa paura e, nonostante il ministro Speranza abbia firmato un’ordinanza che impedisce l’ingresso in Italia – da qualsiasi punto di confine – a chi negli ultimi giorni ha soggiornato o transitato in India – a Fiumicino si teme per l’arrivo di tre nuovi voli provenienti proprio dal Paese asiatico. Dopo lo sbarco della settimana scorsa di 213 passeggeri e 10 componenti dell’equipaggio, con 23 persone risultate poi positive (il 9%), ora uno di quei casi sembrerebbe essere variante indiana. L’allarme resta alto, soprattutto perché tra mercoledì e venerdì, come spiega Il Messaggero, sono previsti in arrivo tre voli da Nuova Delhi a Fiumicino ed è partita una corsa contro il tempo per bloccarli, prima che sia troppo tardi. Perché la Regione non può sobbarcarsi di tutto questo carico, proprio ora che il Lazio sta cercando di ritornare a una “pseudo” normalità.
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Variante indiana nel Lazio, in arrivo tre voli a Fiumicino
Uno di quei casi riscontrati nel volo arrivato a Fiumicino qualche giorno fa sembrerebbe essere variante indiana. Solo nelle prossime ore si saprà con certezza e si capirà se davvero questa variante sia approdata anche nella Capitale, dopo i primi due positivi “scovati” in Veneto e la zona rossa istituita a Bella Farnia (Sabaudia) per tenere sotto controllo la comunità Sikh.
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In ogni caso, la preoccupazione è tanta perché se è vero che da una parte c’è un’ordinanza che vieta l’ingresso, dall’altra chi ha la cittadinanza può fare rientro in Italia e “aggirare” così la disposizione ministeriale. Quello che è certo è che questi tre voli che dovrebbero sbarcare a Fiumicino fanno paura e la speranza è che le compagnie – visti i pochi passeggeri – cancellino quelle tratte. Per il momento, dall’Air India non è arrivata nessuna comunicazione, ma il Governo, la Regione e la Protezione Civile stanno cercando di cancellare i viaggi in programma. Carmine Guarino, responsabile per Fiumicino e per il Centro Italia delle Usmaf, alle pagine del quotidiano romano ha spiegato che hanno “comunicato a tutte le compagnie straniere che non possono trasportare verso l’Italia cittadini provenienti da India, Bangladesh o Sri Lanka. E l’abbiamo fatto proprio per evitare le cosiddette triangolazioni”. Cercare cioè di non permettere a quei cittadini di trovare un modo “losco” per evitare i controlli e arrivare poi in Italia.