Sembra davvero non esserci tregua e, come se non bastasse il Covid, l’epatite acuta e la peste suina, ora in Italia, a Roma, salgono a tre i casi vaiolo delle scimmie, malattia che si può trasmettere da uomo a uomo. E che va tenuta sotto controllo per evitare la diffusione, l’allargamento dei focolai. D’altra parte Matteo Bassetti, esperto virologo che nei due anni di pandemia abbiamo visto nei più disparati salotti televisivi, ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio 1 è stato chiaro: ‘nei prossimi giorni vedremo molti più casi, arriveremo a qualche migliaio‘. Poi, all’Adnrkonos Salute, ha sottolineato che tutto va affrontato a livello europeo e globale, senza fare errori sul tracciamento.
Tre casi di vaiolo delle scimmie a Roma
Come ha fatto sapere l’assessore D’Amato, anche gli altri due casi sospetti, oltre l’accertato paziente zero (un ragazzo di rientro dalle Canarie), sono stati confermati. Si tratta di vaiolo delle scimmie, quindi nella Capitale ora i pazienti malati sono 3, ma la situazione resta sotto controllo. E sono tutti isolati all’Istituto Spallanzani.
Il vaccino contro la malattia in Spagna
E mentre in Italia la situazione sembra essere sotto controllo, i casi si sono registrati anche in Spagna, dove il Ministero della Salute sta cercando di acquistare migliaia di dosi di vaccino contro il vaiolo tradizionale. Questo perché uno specifico approvato contro quello delle scimmie in Europa non esiste. E tutte le speranze sono nel siero Imvanex, che è prodotto dal laboratorio danese Bavarian Nordik.
Cos’è il vaccino Imvanex
Il vaccino Imvanex, quello che la Spagna sta acquistando, è stato autorizzato dall’EMA nel 2013 contro il vaiolo tradizionale, ma negli Stati Uniti viene usato anche per combattere quello delle scimmie perché si tratta di due virus dello stesso genere, stando a quanto riportano fonti sanitarie del quotidiano El Pais. Questo siero aiuterebbe a prevenire lo sviluppo della malattia e ad attenuare i sintomi, ma in Spagna andrà somministrato solo ai contatti di casi confermati perché l’obiettivo resta uno: tracciare, isolare.
Quali sono le cure contro il vaiolo delle scimmie
L’Oms ha rassicurato tutti perché la malattia, fortunatamente, non è molto contagiosa tra gli uomini e sicuramente è meno letale rispetto al vaiolo tradizionale. Un vaccino specifico, come già detto, non esiste, ma nel mercato ci sono degli antivirali che possono essere somministrati se necessario (dopo il parere del medico), come il Tecovirimat. Intanto, a Roma la situazione è sotto controllo e i tre pazienti sono isolati, con l’indagine epidemiologica che prosegue per arginare il focolaio.