Vaccino in farmacia per la fascia d’età 50-55 e senza richiamo; senza categorie prioritarie né ticket. Questa la scommessa e l’obiettivo della Regione Lazio che ha come data ideale i primi di aprile. Al momento il primo scoglio da superare è l’approvazione da parte dell’Ema del vaccino senza richiamo, dunque mono-dose, di Johnson & Johnson: facile da conservare e soprattutto più facile da distribuire fuori dal circuito pubblico. Il vaccino in questione è stato già autorizzato negli Usa dalla Food and Drugs Administration, ora il mono-dose aspetta da un lato l’ok dell’Ema e dall’altro il via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco. La risposta dovrebbe arrivare entro il 15 marzo e potrebbero vedere l’ingresso del vaccino nel nostro paese entro i primi di aprile. In vista di questa possibilità la Regione Lazio si sta preparando: vuole essere la prima regione italiana a somministrare i vaccini nelle farmacie.
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Lazio: la Regione vuole iniziare a vaccinare nelle farmacie
Negli uffici dell’Unità di crisi Covid, già circola un documento tecnico riguardante la disposizione di somministrare i vaccini anti-Covid all’interno delle farmacie. La bozza sta prendendo forma insieme con le principali organizzazioni dei farmacisti: l’obiettivo è quello di raggiungere 12mila somministrazioni giornaliere. Alessio D’Amato, assessore alla Sanità, già parla delle ‘nuove primule’: “Le 1.500 farmacie stanno le nostre primule, stiamo costruendo un documento tecnico con le farmacie per la somministrazione del vaccino, le categorie che potranno accedere al servizio saranno legate alle classi d’età senza complicanze. Si potrà partire già dal mese di aprile“. L’idea è quella di avere pronte le farmacie in vista dell’ok sul vaccino mono-dose; parliamo di riprodurre un servizio identico a quello dell’ospedale o del medico di base: gratis e accessibile con prenotazione da parte di tutti.