La Food and Drug Administration ha deciso di sospendere momentaneamente il vaccino Johnson & Johnson negli Stati Uniti, proprio ieri nel giorno dell’arrivo delle dosi (184 mila) in Italia. Una decisione legata a sei rari casi, tutte donne di età compresa tra i 18 e 48 anni che, dopo due settimane dalla vaccinazione, hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge i coaguli di sangue. Una “somiglianza” con il caso AstraZeneca, il vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese più volte analizzato, ma sempre con lo stesso esito: “I benefici superano i rischi”. In Italia, l’obiettivo resta quello di accelerare la campagna di vaccinazione, elemento da considerare per le eventuali aperture. Ma cosa succede ora che Johnson & Johnson è stato sospeso in via precauzionale negli Stati Uniti?
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Vaccino Johnson & Johnson in Italia: cosa succede
“C’è stata una scelta nelle ore successive al pronunciamento delle autorità statunitensi su Johnson & Johnson di rinviare anche in questo caso, in maniera precauzionale, l’immissione in commercio del vaccino in tutti i paesi europei. E’ un vaccino importante e che ha una caratteristica: riesce a immunizzare con un unica dose, ma penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è importante”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni della trasmissione Porta a Porta. “Abbiamo fatto una riunione nel pomeriggio (di ieri, ndr) con i nostri scienziati e valuteremo nei prossimi giorni non appena Ema e gli americani ci daranno notizie più formali quale sarà la strada migliore”.
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Certo è che, con la sospensione momentanea, si teme possa ritardare anche la campagna di vaccinazione in Italia, ora che in molti speravano nell’arrivo di Johnson & Johnson, vaccino che si sarebbe potuto somministrare anche nelle farmacie. Al momento, lo ricordiamo, nel nostro Paese sono arrivate solo 184 mila dosi e l’ipotesi, per ora, sembrerebbe essere quella di inoculare il vaccino americano solo agli over 60, proprio come sta avvenendo con AstraZeneca. A dichiararlo Nicola Magrini, direttore dell’AIFA, al TG1: “Alcune limitazioni sono possibili e ragionevoli e sarà la direzione verso la quale ci si muoverà, probabilmente, tutti assieme”. In Italia sono attese oltre 25 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson, di cui 7 milioni proprio in questo trimestre: il Governo, infatti, ha puntato molto su quello americano proprio perché monodose e si potrebbe raggiungere più facilmente l’immunizzazione. Resta ora da capire come si muoverà la Fda, quali decisioni verranno prese e quale sarà la linea che seguirà l’Italia.