Offrire birra ai più giovani per “incentivare” la vaccinazione. E’ questa l’idea, che ha fatto discutere – e non poco – dell’Asp di Messina, che ha creato uno spazio dedicato interamente al consumo di birra artigianale “per creare un motivo in più per ricevere la somministrazione del vaccino anti covid da parte dei giovani“. Ma è giusto? Si possono bere alcolici prima e dopo la vaccinazione? Per gli esperti, in realtà, questa “pratica” è sconsigliata. E, per la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, addirittura diseducativa.
Si possono bere alcolici prima e dopo la vaccinazione?
Per gli esperti della Società Italiana di Alcologia e l’Osservatorio Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) è sconsigliato bere alcolici prima e dopo la vaccinazione. Come spiega il Presidente nazionale della Sia, Gianni Testino, in una nota – “la raccomandazione è di astenersi dal consumo alcolico almeno 15 giorni prima e 15 giorni dopo ogni vaccinazione, o per lo meno di non superare dosaggi che rientrano nel basso rischio, pari a un’unità alcolica al giorno”.
A conferma di questo anche uno studio pubblicato sul New York Times, secondo il quale l’abuso di alcolici può interferire con la risposta del vaccino, può cioè compromettere l’efficacia della vaccinazione. “Se si è veramente bevitori moderati allora non c’è rischio particolare. E’ pericoloso assumere grandi quantità di alcol perché gli effetti sui sistemi biologici, compreso quello immunitario, sono piuttosto gravi e si verificano abbastanza rapidamente dopo essere usciti dalla zona moderata” – ha spiegato la direttrice del Center for Virus Research presso l’Università della California Irvine, Ilhem Messaoudi. E ora, in virtù di questo, la domanda sorge spontanea: vale la pena esagerare? Bere un bicchiere di troppo e rischiare di non avere gli effetti desiderati con il vaccino?