Tra scetticismo, dubbi e polemiche che da giorni stanno travolgendo la campagna di vaccinazione in Italia, è arrivato il parere dell’Aifa (Agenzia del farmaco italiano) a fare chiarezza, con il via libera alla vaccinazione mista per gli Under 60. Chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca dovrà fare il richiamo con Pfizer o Moderna, i due vaccini a mRna: è questa la decisione perentoria degli esperti, dopo che il caso “AstraZeneca” – a distanza di mesi – è tornato sotto i riflettori.
Aifa: ‘Ok al mix di vaccini’
Come spiega l’Aifa in una nota, “sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la CTS ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria (AstraZeneca, ndr) e seconda dose con Comirnaty (Pfizer, ndr) o, per analogia, con il vaccino Moderna).
“In considerazione delle evidenze che si sono appena rese disponibili, dell’attuale assenza di specifiche indicazioni nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei farmaci in oggetto e della necessità di consentire il regolare svolgimento della campagna vaccinale” l’AIFA ha espresso Parere favorevole “all’inserimento nell’elenco dei farmaci di cui alla legge 648/1996 di Comirnaty e Vaccino COVID-19 Moderna come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria. La CTS ha ritenuto che la seconda somministrazione con vaccino a mRNA possa avvenire a distanza di 8-12 settimane dalla somministrazione di Vaxzevria”.