C’è stato un periodo in cui tutti temevano, anche a causa delle incessanti “voci di corridoio”, che al Selva Dei Pini non ci sarebbero più state Università, ma tutt’altre attività.
“Stiamo dimostrando con i fatti che si trattavano, per l’appunto, di chiacchiere create ad arte. In realtà stavamo lavorando “dietro le quinte” per due motivi: il primo è quello di voler dare le notizie solo quando queste diventano certezza, il secondo è che, fortunatamente, non soffriamo di manie di protagonismo. Non avevamo bisogno di annunci a caratteri cubitali: quello che ci servivano erano i risultati, che stanno iniziando ad arrivare”.
Come saranno strutturati i corsi?
“L’Università Europea ci offre un’attività di tutoraggio, con un rapporto studente-insegnante mai visto, dal momento che è di 6-1, quindi con una persona che segue passo passo non solo lo studio, ma anche le problematiche a cui potrebbero andare incontro gli studenti, aiutandoli a superare gli eventuali ostacoli che uno studente può trovarsi di fronte soprattutto nel passaggio dalla scuola superiore all’Università. Le lezioni vengono svolte dagli stessi professori che insegnano nella sede di Roma. L’unica difficoltà, peraltro minima e momentanea, è che gli esami dovranno essere sostenuti nella Capitale: è comunque un bel risultato, dal momento che con la LUM si svolgevano a Bari”.
Parliamo di costi.
“Anche qui si nota la differenza, dal momento che abbiamo stipulato un contratto che prevede un risparmio, rispetto alla precedente gestione, del 70% su ogni facoltà. Ma questo è solo l’inizio: nella prossima primavera, con il bando ad evidenza pubblica, esteso a tutti i Paesi Europei, sceglieremo l’Ateneo, o gli Atenei, che svolgeranno i loro corsi nella nostra sede. Ciò non solo permetterà la massima trasparenza, ma ci consentirà di spuntare ottimi prezzi ed un’offerta di eccellenza, che riporterà il Consorzio al suo progetto iniziale, che era quello di essere un vanto per la Città di Pomezia. Far studiare qui i nostri ragazzi, ma soprattutto farli preparare bene per il loro futuro lavorativo è il nostro scopo che, passo dopo passo, stiamo cercando di raggiungere. All’attività universitaria stiamo affiancando altre iniziative, per dare una boccata d’ossigeno a livello economico. Per riportare a buoni livelli le casse del Consorzio, infatti, non ci stiamo limitando a tagliare le spese, ma agiamo con diverse iniziative anche per aumentare le entrate. La struttura che ci ospita, infatti, è catalogata come “turistico-ricettiva” ed è su questo aspetto, oltre che sul piano didattico e formativo, che stiamo lavorando”.