“Siamo fortemente contrarie alla realizzazione dell’impianto di produzione biometano in via della Spadellata ed alla realizzazione di centrali biogas, impianti e quant’altro sul nostro territorio che deve, al contrario, essere valorizzato attraverso la realizzazione del porto e con interventi per lo sviluppo turistico. Invitiamo il Sindaco ed il Consiglio Comunale a dare immediatamente mandato all’Ufficio Legale dell’Ente, coordinato dal Segretario Generale, per costituirsi innanzi al TAR del Lazio avverso la determina regionale n. G16091 del 16 dicembre 2015 per impedire la realizzazione dell’impianto in via della Spadellata”.
Lo dicono in una nota congiunta gli Assessori alle Politiche Sociali del Comune di Anzio, Roberta Cafà ed alla Pubblica Istruzione e Cultura, Laura Nolfi, che questo pomeriggio hanno condiviso la mozione della maggioranza che ritengono, comunque, necessiti di essere ampliata e rafforzata con il ricorso urgente al TAR del Lazio.
“Una centrale biogas – proseguono gli Assessori Cafà e Nolfi -, dicono gli esperti, lavora in media per circa 8.000 ore l’anno, come se alla Sacida transitassero ogni giorno circa 600.000 vetture con marmitte euro 4. Inoltre, come ha dichiarato il professor Roberto Ronchetti, docente di Pediatria alla Sapienza, i cosiddetti biogas fanno male alla salute, specialmente a quella dei bambini”.