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Turisti irlandesi investiti e uccisi sulla Colombo: conducente verso il processo

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Via di Cristoforo Colombo in direzione Ostia

Chiuse le indagini per l’omicidio della coppia irlandese a settembre 2023. I due furono investiti a 90 km/h da una Ford fiesta: alla guida un 54enne, che aveva assunto cocaina prima di mettersi al volante.

C’è l’accusa di omicidio stradale per E.C., l’uomo che lo scorso settembre ha investito Paul e Mary O’Reilly , due irlandesi di 60 e 59 anni originari di Kilmore, un villaggio della contea di Wexford, in Irlanda. Si trovavano a Roma per una vacanza, finita nel peggiore dei modi. Per il pubblico ministero Eleonora Fini il conducente, responsabile dell’accaduto, aveva superato il limite di velocità e non aveva riflessi pronti a causa delle sostanze stupefacenti.

Via Cristoforo Colombo
Via Cristoforo Colombo

 

Turisti irlandesi investiti sulla Colombo: conducente accusato di omicidio stradale

La coppia, vittima di omicidio stradale, è stata travolta da una Ford Fiesta su via Cristoforo Colombo il 7 settembre 2023, all’incrocio con via Malafede. Una strada molto trafficata e su cui, come in questo caso, le auto sfrecciano ad alta velocità.

Il 54enne che ha investito i due irlandesi quel giorno aveva appena assunto cocaina, per poi mettersi alla guida e oltrepassare il limite: da 60 km/h a 90. Un’andatura già elevata, a cui si aggiunge anche la mancanza di lucidità per la droga consumata poco prima: una combo che ha reso impossibile all’uomo frenare per tempo, colpendo in pieno la coppia.

Avevano attraversato col rosso: la procura dà ragione comunque alle vittime

Grazie alla testimonianza di un passante, è stato possibile accertare che i due irlandesi avessero attraversato l’incrocio col rosso. Molto probabilmente, stando al racconto, avevano visto dall’altra parte della strada un bus e hanno sfrecciato una corsa nel tentativo estremo di prenderlo.

Polizia Ambulanza
 (ilcorrieredellacitta.com)

 

Per la procura di Roma sono comunque motivazioni che non delegittimano il 54enne che quel settembre li ha investiti: i loro corpi, al momento dell’impatto, sono balzati di 40 metri. L’incidente, secondo la procura, deriverebbe dallo stato alterato dell’autista e dalla velocità a cui viaggiava. L’uomo infatti ha frenato solo 0,4 secondi prima di centrare la coppia, un intervallo troppo breve per permettere loro di salvarsi.

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