Un nuovo caso di truffe agli anziani nella zona di Roma, con questo caso che ha toccato due nonnine nella zona di Nord della Capitale. Il truffatore, in questo caso, aveva trovato le vittime perfette, tanto da riuscire a estorcere alle sue vittime migliaia di euro in più frangenti. Per rendere più grosso il proprio “bottino”, il malvivente non disdegnava le maniere forti, arrivando anche a minacciare di morte i parenti più prossimi delle due nonne romane.
Truffa a due anziane di Roma Nord
Estorsione. Questo è il reato contestato dal Giudice per le Indagini Preliminari a un 37enne di origini campane che, in 2 distinte occasioni, avrebbe sottratto con le minacce alcune migliaia di euro a due anziane. Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura capitolina, hanno consentito l’emissione della misura cautelare.
Le truffe messe in atto al Nuovo Salario
I reati sono avvenuti nei quartieri di Nuovo Salario e Villa Gordiani, a distanza di più di un mese l’uno dall’altro. Lo schema per entrambi è quello tristemente noto del finto nipote: un telefonista, spacciandosi per un figlio/nipote in gravi difficoltà, chiede soldi all’anziano. A questa chiamata ne segue spesso un’altra di un finto funzionario pubblico e/o appartenente alle Forze dell’Ordine che, oltre ad avallare la prima telefonata, mette sotto pressione la vittima tenendola al telefono per non darle modo di chiedere aiuto. A questo punto alla porta si presenta “l’incaricato” per la riscossione. Il complice, ed è proprio questo il ruolo che avrebbe rivestito l’odierno indagato.
Le indagini condotte sul raggiro alle due nonnine
In entrambe le indagini, condotte dal distretto Fidene e dal commissariato Tor Pignattara, l’incaricato non si è limitato a riscuotere, ma avrebbe aggiunto vere e proprie minacce per convincere le due anziane a consegnargli più soldi e gioielli di quelli che le donne avevano già preparato.
Certosini gli accertamenti svolti anche con l’indispensabile apporto tecnico-scientifico del Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Roma; proprio grazie agli elementi acquisiti si è arrivati all’identificazione del 37enne, persona già nota alle Forze dell’Ordine per episodi simili.
Il fermo del presunto truffatore
Gli indizi raccolti hanno permesso alla Procura di Roma di chiedere e ottenere per l’indagato l’emissione di una misura cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. La stessa misura è stata eseguita dai poliziotti di entrambi gli Uffici di polizia che, dopo aver rintracciato il 37enne a Napoli nella sua abitazione, lo hanno condotto nel carcere di Poggioreale.
A ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.