Roma. Ancora una truffa. L’ennesima ai danni di soggetti deboli, come gli anziani, giudicati facilmente raggirabili dai malfattori che, in questi ultimi mesi, stanno stringendo sempre di più in una morsa il territorio capitolino ma non solo. Truffe del nipote, truffe dello specchietto, truffe del finto figlio. Tutte tecniche vecchie, consuete, ma rodate e funzionali. Purtroppo per loro, anche i controlli e le azioni delle forze dell’ordine diventano sempre più forti specifiche e raffinate. Ecco cosa è successo nell’ultimo caso di cronaca.
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La truffa del finto figlio a Roma
Nelle ultime ore, nell’ambito delle attività volte alla prevenzione dei reati commessi ai danni di anziani, i Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, hanno arrestato in flagranza di reato un 17enne, già con precedenti, gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata in danno di una donna anziana.
La dinamica del raggiro: la chiamata e la ”visita” a casa
I fatti risalgono al 9 maggio scorso quando, la vittima, una 83enne romana, era stata contattata al telefono da un uomo che, riferendo di essere il direttore di un ufficio postale, le chiedeva di pagare una somma in denaro o gioielli, ad un addetto che sarebbe passato presso la sua abitazione, quale risarcimento per una fattura non pagata dal figlio, altrimenti sarebbe stato denunciato. Poco dopo, l’anziana donna si è ritrovato a casa il ragazzo, che si è spacciato come finto addetto delle poste al quale, in totale buona fede, gli ha consegnato del denaro contante e vari gioielli. Sfortunatamente per il 17enne, mentre andava via, si è imbattuto in una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese che stavano eseguendo alcuni accertamenti in zona.
I controlli dei carabinieri e l’arresto
Nel transitare, i militari hanno notato il giovane ragazzo che, percorrendo nervosamente via Gaio Melisso risultava essere impegnato in una conversazione telefonica. Nello specifico il giovane nel muoversi freneticamente osservava la citofoniera del palazzo come a ricercare il nominativo di un abitante, ha citofonato ed è entrato nel palazzo. A quel punto i Carabinieri hanno deciso di aspettarlo e una volta uscito dal portone lo hanno fermato per un controllo. Una volta perquisito, il minore è stato trovato in possesso di diversi gioielli per un valore di circa 20.000 euro e di 550 euro in contanti. Gli accertamenti sul posto dei Carabinieri di Porta Portese con l’ausilio dei colleghi della Stazione di Roma Quadraro hanno permesso di rintracciare l’abitazione della vittima 83enne. Dopo aver acquisito la denuncia della vittima, i militari hanno provveduto a riconsegnare l’intera refurtiva all’anziana donna. Alla fine, il 17enne è stato arrestato e accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza per i minorenni di via Virginia Agnelli.
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