Il giro era quello giusto: calciatori famosi, procacciatori sportivi, imprenditori di un certo livello. L’ambiente frequentato era di quello dove di soldi ne giravano parecchi, quindi i suoi “consigli” su come investire il denaro erano sicuramente utili. Peccato che dietro alla facciata di abilissimo e serio broker finanziario ci fosse in realtà un truffatore che, nel giro di vent’anni, è riuscito a far versare – senza mai restituire in alcun modo – circa 70 milioni di euro alle sue vittime. E chissà quanti altri soldi potrebbero ancora essere stati “investiti” da altre persone che ancora non hanno denunciato l’uomo che nella mattinata di ieri, 25 novembre, è stato posto agli arresti domiciliari dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale capitolino, che ha disposto anche il sequestro preventivo per circa 70 milioni di euro nei confronti del broker, indagato per abusiva attività finanziaria.
La truffa ai danni di famosi atleti, procacciatori sportivi e imprenditori
Il procedimento penale prende le mosse dalle denunce querele presentate per truffa da diverse persone (professionisti, imprenditori, famosi calciatori, allenatori e atleti di altre discipline sportive, oltre a procacciatori sportivi) accomunati dalla circostanza di disporre di ingenti somme di denaro da investire e dalla conoscenza dell’indagato. Tutti si fidavano dell’uomo, che era riuscito a crearsi una rete formidabile di conoscenze nel bel mondo, creandosi una parvenza di credibilità e di affidabilità inossidabile. Il passaparola, la promessa di rendimenti elevati a fronte di un profilo di rischio sostanzialmente nullo e l’esibizione di documenti attestanti che una di queste società era controllata da una primaria banca internazionale, hanno spinto numerosi investitori ad affidare al broker i propri risparmi, anche per importi ingenti, che non sono stati restituiti.
Dopo le iniziali promesse di rendere indietro quanto investito, l’indagato – secondo quanto emerge dalle denunce – avrebbe interrotto ogni tipo di comunicazione coi clienti, i quali si sono rivolti all’Autorità giudiziaria.
In base agli elementi finora raccolti dalle fiamme gialle, sono emersi indizi gravi secondo i quali l’uomo colpito dalla misura – attraverso due società inglesi a lui riconducibili e risultate essere prive della necessaria autorizzazione ad operare – avrebbe prestato abusivamente servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio. Gli accertamenti sviluppati hanno consentito di accertare che, dal 1999 al 2020, soltanto i soggetti querelanti hanno versato alle due società investigate un importo pari a circa 70 milioni di euro. Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari.
Il precedente: arrestato la scorsa estate in Indonesia per riciclaggio internazionale
Tra le vittime gli allenatori Marcello Lippi e Antonio Conte, ma anche tanti calciatori di serie A. Lui, il (presunto) broker 55enne, era stato già arrestato questa estate, il 7 luglio, in Indonesia a Giacarta, a seguito di un’inchiesta della sezione di polizia giudiziaria della Gdf di Milano e dei pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi. Il broker era andato via dall’Italia dal luglio 2020. Già a inizio del 2021 era stato eseguito un sequestro da circa 10,9 milioni di euro.