Tre parti d’urgenza all’Ospedale Santa Scolastica di Cassino e solo un medico disponibile, peraltro in pensione: la situazione.
Tre parti d’urgenza all’Ospedale di Cassino, ma senza medici in corsia. Il sindaco Enzo Salera ha scritto in queste ore al governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca. In una lettera ha voluto spiegare le criticità del reparto di Ostetricia nella sua città, che ha fatto correre dei rischi mortali – per neonati e donne – alle tre neo-mamme che hanno avuto la necessità di partorire all’interno della struttura sanitaria ciociara.
Tre parti d’urgenza all’Ospedale di Cassino e un solo medico in pensione
La vicenda riprende le criticità presenti al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino. I tre parti cesarei di urgenza, nelle scorse ore, sono stati gestiti solamente da una ginecologa: dottoressa che da sola ha sventato una situazione che poteva evolvere in tragedia. Una situazione che pone dubbi sulla sicurezza dei servizi sanitari erogati dalla Regione Lazio, in una vicenda che ha aperto l’interesse della politica di Cassino e dello stesso sindaco Salera.
I tre parti d’urgenza a Cassino: la situazione all’Ospedale Santa Scolastica
Come spiega il Sindaco di Cassino, la condizione all’Ospedale Santa Scolastica è preoccupante: presso la struttura sanitaria sono attivi solamente tre ginecologi, di cui uno risulta esentato dai turni notturni e la reperibilità. Una situazione gravosa in confronto alle altre realtà ospedaliere presenti sul territorio di Frosinone, con le singole strutture che contano un maggior numero di medici specializzati: nel Comune di Frosinone sono 16, mentre a Sora se ne trovano 8 presso l’ospedale locale.
La gravosa situazione dell’Ospedale di Cassino
La situazione della struttura ospedaliera di Cassino merita attenzione, considerato come sia un ospedale strategico per la città, la provincia e le realtà provenienti dalle Regioni confinanti (Abruzzo, Molise e Campania). Al momento, il polo ospedaliero deve soddisfare la richiesta di almeno 110 mila residenti, senza contare poi i cittadini provenienti dai territori regionali poco distanti dalla cittadina ciociara.
Il problema con i consultori di Cassino
La situazione legata alla mancanza di ginecologi a Cassino, si traduce anche in problemi con la gestione dei consultori locali. In queste strutture dell’ASL, nel distretto D, mancano questa tipologia di professionisti: assenze che spingono l’utenza ad andare dal privato, considerato come ci sia l’assenza dei servizi ginecologici pubblici e soprattutto gratuiti.