Condannato a 10 anni di reclusione per tentato omicidio. Il trapper romano Elia17Baby, all’anagrafe Elia Di Giacomo, è stato riconosciuto colpevole di aver tentato di uccidere un 35enne sulla spiaggia di Marinella a Olbia, accoltellandolo alla schiena. Un’aggressione per la quale la vittima, un uomo di Sassari è ora costretto su una sedia a rotelle, come riporta La Repubblica. Il pronunciamento del giudice è arrivato stamattina ed è stata una sentenza che ha colto di sorpresa anche il pubblico ministero che aveva chiesto la condanna dell’imputato a 8 anni.
Le reazioni dei difensori di parte alla sentenza
Ovviamente le reazioni dei difensori di parte sono state nettamente opposte. Se i legali del 26enne romano si sono detti pronti a ricorrere in appello, non appena verranno depositate le motivazioni del provvedimento; gli avvocati di parte civile si sono detti soddisfatti in quanto il magistrato avrebbe inquadrato il castello accusatorio, così come era stato prospettato da loro e dalla pubblica accusa. Si sono soffermati anche sui danni subiti dal loro assistito che non riesce più a camminare autonomamente. Nonostante la riabilitazione in vari centri, a Olbia, Sassari, e Cagliari, alla quale si sta sottoponendo, non è certo che possa tornare a muovere le gambe. Non è escluso, quindi, che possa essere costretto su una sedia a rotelle per il resto della vita.
Il trapper romano si trovava ristretto ai domiciliari dopo 9 mesi di carcere
Il trapper romano ai domiciliari nella sua casa di Roma da maggio scorso. Il giudice aveva ritenuto che l’imputato aveva tenuto un comportamento che consentiva l’applicazione di una misura meno afflittiva. Infatti, dopo 9 mesi di detenzione nel carcere di Viterbo gli erano stati concessi i domiciliari nella sua abitazione capitolina. Non resta che aspettare il deposito delle motivazioni per comprendere come mai il giudice stamattina abbia deciso una condanna a ben 10 anni di reclusione.
Il trapper Elia Baby ai domiciliari, è accusato di aver aggredito e pugnalato alla schiena un uomo