Era in vacanza, dovevano essere giorni spensierati nella meravigliosa Grecia, lontano dal caldo rovente della Capitale. E, invece, per Simone Scipio, giovane poliziotto di 29 anni in forza presso le volanti della questura di Roma, quella vacanza si è trasformata in tragedia perché è rimasto coinvolto in un drammatico incidente. Che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.
La dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita Simone Scipio
Simone Scipio la sera del 20 luglio scorso, stando a una primissima ricostruzione, si trovava alla guida di un quad, che aveva noleggiato per girare in lungo e in largo Mykonos quando, per cause ancora tutte da accertare, si è schiantato contro un mini bus, che era fermo nella carreggiata del senso opposto. Poi l’impatto, violentissimo, contro un muretto di contenimento, che non gli ha lasciato scampo.
Il collega del poliziotto, che era con lui sul quad, è rimasto lievemente ferito, ha riportato solo delle escoriazioni, mentre il conducente del minibus è stato arrestato e verrà giudicato dal tribunale di Syros.
I messaggi di cordoglio
Moltissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza, molti i commenti, con tanto di foto, pubblicati sui social. C’è chi ricorda il giovane romano come un ragazzo d’oro, bravo, sempre gentile, un ‘collega straordinario‘. Simone viene descritto come educato, leale, sempre sorridente, un grande tifoso della Roma. Che ora ha lasciato un vuoto in tutti quelli che lo conoscevano, che si ritengono oggi fortunati di aver lavorato con lui. Quella licenza estiva, quella vacanza, si è trasformata in una tragedia e la notizia, come hanno detto a più riprese i colleghi, è arrivata come un ‘muro in faccia’. Inaspettata, tra dolore e incredulità.