Un fine settimana come tanti: la montagna, la natura che ti circonda, quel senso di libertà. Un weekend che, invece, in pochi istanti si è trasformato in tragedia perché Luca Iani, 55enne di Roma, psicologo e professore all’Università Europea di Roma, e il suo amico Marco Paccosi, 42 anni di Sansepolcro (in provincia di Arezza) sono morti. Uniti per la passione della montagna e delle scalate. E uniti nel tragico destino.
La scalata ‘mortale’ sul Gran Sasso
Di Luca e Marco, che insieme avevano deciso di scalare la montagna abruzzese, già da sabato non si avevano più notizie. Loro che sarebbero dovuti rientrare a casa per cena, lì a quella porta non si sono mai presentati. E immediatamente sono scattate le ricerche. Il telefono che squilla a vuoto, i soccorritori al lavoro, poi ieri mattina la tragica scoperta: in prossimità di Pizzo Intermesoli, in fondo a un canale, sono stati identificati i corpi dei due uomini. Un volo di oltre 100 metri che, purtroppo, non ha lasciato scampo agli alpinisti esperti.
Ora bisognerà capire cosa sia successo. Tra le ipotesi al vaglio di chi indaga le ‘mutate condizioni climatiche di sabato che potrebbero averli fatti precipitare’. Nonostante i due vengano ricordati da tutti come scalatori esperti sì, ma anche prudenti.
Chi sono le vittime
Luca Iani, originario di La Spezia, viveva a Roma con la compagna e nella vita lavorava come psicologo. Ma era anche professore di psicologia clinica all’università. L’amico, Marco Paccosi, era originario di Firenze, ma viveva a Sansepolcro. Sui social le foto della montagna, delle loro scalate insieme, dei panorama mozzafiato. E di quelle esperienze che loro definivano ‘da ricordare, indelebili’. Purtroppo, però, ieri il destino ha giocato la carta più brutta di sempre e Luca e Marco, uniti dalla stessa passione, sono morti insieme. Su quella montagna che tanto amavano.