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Tragedia in provincia di Latina: cacciatore scivola e muore precipitando in un dirupo

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Tragedia sulle montagne di Roccasecca dei Volsci, in provincia di Latina. Un cacciatore, Giovanni Fettuccia, ha perso la vita dopo essere scivolato lungo un dirupo. Inutili tutti i tentativi di soccorso. L’uomo è morto sul colpo. E’ successo ieri, domenica 12 novembre 2023.

Spara a tutte le ore, cacciatore di frodo incastrato dalle foto-trappole

Giovanni Fettuccia morto sulle montagne di Roccasecca dei Volsci

In base alle prime ricostruzioni, l’uomo – un 62enne originario di Pofi – aveva iniziato la mattinata insieme ad altri amici cacciatori recandosi sulle montagne di Roccasecca dei Volsci per una battuta di caccia. Aveva abbattuto tre cinghiali. Poi, è improvvisamente iniziato a piovere. Insieme alla squadra, si sono quindi recati vicino alle automobili per cercare riparo. Ma mentre mangiavano, il cacciatore è scivolato giù per un dirupo.

Sarebbe stata una caduta lunga decine di metri. Fettuccia ha perso la vita a causa delle ampie ferite riportate, soprattutto lungo l’arcata dell’orbita oculare. Il recupero del corpo da parte dei vigili del fuoco è stato reso particolarmente difficoltoso anche a causa della posizione impervia. E’ stato necessario infatti anche l’uso di un elicottero.

La sindaca di Roccasecca dei Volsci, Barbara Petroni e quello di Pofi, Angelo Mattoccia, sono giunti sul luogo, mentre la moglie della vittima è stata consolata dagli altri cacciatori.

Il precedente. Spara a tutte le ore, cacciatore di frodo incastrato dalle foto-trappole

I colpi di arma da fuoco erano ormai diventati abituali ed esplodevano nelle ore più disparte, di giorno come di notte. E i cittadini, preoccupati, avevano presentato diverse denunce ai Carabinieri della Stazione di Bracciano per segnalare l’allarmante fenomeno.

Allertati, i militari hanno avviato le indagini e installato alcune foto-trappole. I carabinieri hanno immediatamente sospettato si trattasse di qualche cacciatore di frodo. La speranza era quindi quella di coglierlo sul fatto. E così, dopo poco tempo, lo hanno “immortalato” mentre era all’opera. I militari, dopo aver visionato le foto, hanno identificato facilmente il bracconiere, perché riconosciuto negli scatti realizzati dai dispositivi.

 

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