Un calo costante avvenuto nel tempo, che vede quest’anno, se le previsioni saranno anche confermate dai dati ufficiali di dicembre 2022, il trasporto pubblico romano toccare un profondo minimo storico, negli ultimi tre lustri, in termini di offerta di servizio complessiva agli utenti. Il totale di chilometri percorsi negli ultimi 12 mesi, tra bus, filobus, tram, metropolitane e ferrovie ex concesse, dovrebbe alla fine attestarsi intorno ai 141 milioni: ovvero circa sette in meno rispetto al 2021, ben 23 in meno del 2009, quando i mezzi pubblici della Capitale percorsero complessivamente oltre 164 milioni di chilometri.
Il 2022 l’anno peggiore per i mezzi pubblici di Roma
Una riduzione graduale che, in ogni caso comunque, è dovuta anche a obiettivi più bassi fissati dallo stesso Campidoglio con i contratti di servizio e alle difficoltà legare alla pandemia da Covid-19 e, più in generale, alla necessità di risanare i disastrosi conti della municipalizzata nella procedura di concordato che volge al termine, evitando di fatto il fallimento dell’azienda di via Prenestina. Prima di oggi, infatti, gli anni più difficili sono stati quelli del 2017 e del 2018, ovvero all’inizio del concordato, e il 2020, con il lockdown e le restrizioni anti-Covid che hanno comportato le condizioni più dure. Va comunque considerato che dallo scorso 1° luglio, l’Atac ha ceduto a Cotral la gestione delle ferrovie Roma-Lido e Roma Nord-Civita Castellana-Viterbo, e che nel totale del servizio offerto non rientrano i cosiddetti servizi aggiuntivi, come le linee che sono state rafforzate, affidando corse a operatori privati.
Ma il calo complessivo dell’offerta parte da lontano, e sembra avere cause strutturali. A pesare sui disagi per gli utenti del trasporto pubblico locale, purtroppo, ci sono sempre più i problemi dovuti a cause esterne alle aziende, dal traffico ai lavori stradali. Poi c’è il tema dei guasti sulle vetture, con una flotta del trasporto pubblico locale romano che ha ancora un’età media piuttosto alta: si è abbassata negli ultimi tempi, ora si trova sotto i nove anni, ma questo finora non è stato sufficiente per eliminare completamente i residui del passato.
Ma il Campidoglio e l’Atac hanno avviato il rinnovo del parco mezzi, che dovrebbe portare a migliorare sensibilmente la situazione nei prossimi anni. Nel frattempo, però, l’elenco giornaliero dei guasti è lungo e spesso articolato: sospensioni logorate, acqua dei radiatori in ebollizione (nei mesi estivi), specchietti retrovisori divelti, sedili dei conducenti bloccati, impianti elettrici in panne, cambi inceppati, aria condizionata rotta. E il servizio ne risente, inevitabilmente, come confermano le segnalazioni e le proteste che gli utenti inviano all’Atac, per lamentare i disservizi contro i quali sono costretti a scontrarsi con cadenza quasi quotidiana.
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