Nuovi sgomberi eccellenti nel Comune di Pomezia. Altri 3 stabilimenti balneari di Torvaianica, dopo Marechiaro e Port Royal, oltre al Piccolo Porto, già abbandonato da tempo, stanno per essere sgomberati dietro ordinanza dirigenziale.
Le tre ordinanze, però, recapitate in questi giorni ai diretti interessati, non appaiono nell’albo pretorio. Lì, cercando con le parole chiave “sgomberi”, per l’anno 2022 si trovano soltanto due atti. Sono sempre ordinanze dirigenziali di rilasci e sgomberi, ma riferite a privati, che hanno commesso abusi sulla spiaggia.
Per quanto riguarda gli stabilimenti, invece, non appare nulla di ufficiale sul sito. Una sorta di “mistero” avvolge questi sgomberi, fissati comunque per il 7, il 14 e il 21 ottobre.
Gli atti, infatti, sono stati recapitati direttamente ai gestori interessati, a mezzo pec, per informarli come prevede la normativa.
Gli stabilimenti coinvolti
Questa volta, contrariamente rispetto a quanto successo nel 2020, con la chiusura dei 9 stabilimenti a ridosso dell’inizio della stagione balneare, è stato atteso l’autunno per i provvedimenti più drastici.
Ma ecco quali sono gli gli stabilimenti coinvolti, tra le strutture più rinomate di Torvaianica. Si tratta infatti del centralissimo Belvedere, che per tutta l’estate oltre a fare di giorno da stabilimento balneare, ha ospitato la sera i giovani con musica e intrattenimento.
C’è poi il poco distante stabilimento e ristorante Miami e, infine, il noto e altrettanto centrale La Perla Nera, da tempo al centro di diatribe con il Comune di Pomezia.
Il paradosso
Nelle ordinanze si legge che “nel termine perentorio di 30 (trenta) giorni, decorrenti dalla data di comunicazione della presente ordinanza” i gestori dovranno “riconsegnare, entro il predetto termine, l’area abusivamente occupata all’Amministrazione Comunale”.
Ma, successivamente, viene anche scritto che avverso il provvedimento “entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica è ammesso il ricorso giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio o, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 (centoventi) giorni, decorrenti sempre dalla data di notifica”.
Quindi, lo sgombero va fatto entro 30 giorni, ma il ricorso può essere fatto entro 60 o addirittura 120 giorni, a seconda che venga presentato al Tar o al Presidente della Repubblica. Un paradosso tutto italiano.
Arredi destinati alla discarica
I gestori devono adesso togliere tutto quello che c’è all’interno degli stabilimenti e dei ristoranti. “Decorso il termine di 30 (trenta) giorni senza che la mobilia, i macchinari e le suppellettili varie vengano ritirati dall’interessata, gli stessi si considerano abbandonati, ai sensi e per gli effetti dell’art. 923 c.c. e saranno quindi avviati a discarica autorizzata senza che vi sia niente a pretendere da parte di chiunque”, si legge nella determina.
La gara vinta e non assegnata
Altro nodo da sciogliere è quello della gara per l’assegnazione della concessione de La Perla Nera. Era stata vinta da una società, unica partecipante al bando. Ma, anche a causa delle pendenze in corso, il bando non è mai stato assegnato alla nuova società. Cosa succederà ora? Verrà assegnato o, visto che a partecipare è stata una sola società verrà indetta una nuova gara? E la precedente società, che ha comunque versato dei soldi (sia per partecipare al bando, sia come impegno al noleggio dell’attrezzatura dall’attuale gestore), verrebbe eventualmente risarcita? O il bando è regolare e verrà assegnato?
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