Revoca concessioni balneari, la questione diventa politica. E’ di questa mattina, infatti, l’interrogazione scritta presentata dal consigliere di opposizione Paolo Zanin, capogruppo consiliare Pd, al sindaco Adriano Zuccalà.
“Il rumore che si sta creando rispetto a questa situazione va ben oltre al nostro territorio e il mio partito si sta muovendo a livello nazionale per dipanare questa questione alquanto complessa e svantaggiosa non solo per i diretti interessati, ma per tutto il nostro litorale, già fortemente colpito dal Covid. Per questo chiedo al sindaco una risposta celere all’interrogazione presentata, visto che non ci sono in previsione consigli comunali, ma non è possibile perdere più tempo visto che la stagione balneare avanza”, dichiara Zanin. Su cosa si basa l’interrogazione?
“Preso spunto dalla diffida fatta dall’avvocato Bortolo Ravenna, che rappresenta legalmente il Coordinamento Concessionari Pertinenziali italiani, il quale chiede la sospensiva dell’ordinanza sindacale con la quale vengono revocate le concessioni e ordinate le chiusure, e investito a livello nazionale dal mio partito, chiedo al sindaco di rivedere la sua decisione, in base di quanto esposto nell’interrogazione stessa, per la quale chiedo un’immediata risposta. Vorrei inoltre far presente che tutta l’opposizione si era riunita in una conference call per richiedere alla maggioranza una commissione demanio per parlare di questa questione, ma ancora non è stata convocata”.
Di seguito il testo dell’interrogazione:
Premesso che:
-la legge 296/06, introducendo i criteri omi, ha incrementato, per le pertinenze, i canoni demaniali fino al 3000%;
-la categoria, da subito, non è stata in grado di sostenere tali aumenti (peraltro, erroneamente estesi a beni non incamerati), arretrandosi nei pagamenti e aprendo numerosi contenziosi;
-a causa di tali mancati pagamenti, sono state avviate procedure di decadenza dalle concessioni e con ordinanza sindacale 26/5/2020 n. 40, sono state interdette al pubblico le relative aree;
-tanto è avvenuto nella vigenza degli artt. 34 d.l. 162/2019 e 182 comma 2 d.l. 34/2020 che prevedono lasospensione dei pagamenti e delle decadenze e consentono, al fine di rilanciare il turismo e garantire parità di trattamento tra operatori, la prosecuzione delle relative attività;
-la scelta politica, adottata in pieno Covid_19 e nella consapevolezza che “a livello nazionale ci vuole una riforma che permetta a tutti di poter pagare la giusta somma per il suolo pubblico”, ha causato il blocco di attività turistiche già attrezzatesi per la stagione, esponendo a serio pericolo e danno l’economia cittadina, anche a causa dell’impossibilità di utilizzare ampi spazi costieri con un conseguente sovraffollamento di quelli residui;
-con atto 5/06/2020 l’Avv. Bartolo RAVENNA per conto del Coordinamento dei Concessionari Pertinenziali Italiani, ha motivatamente chiesto l’immediata applicazione delle predette norme;
-la situazione in atto, sta suscitando attenzione nazionale anche per delicate iniziative di protesta assunte dalla categoria;
Interroga con urgenza il Sindaco al fine di conoscere:
-se, in applicazione degli artt. 34 d.l. 162/2019 e 182 co.2 d.l. 34/2020, non intenda immediatamente rivedere la scelta di inibire l’esercizio delle attività in decadenza per mancato pagamento di canoni Omi, consentendone l’avvio per la stagione in corso;
-se non intenda, comunque, richiedere un parere urgente all’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, alle Direzioni Generali del Ministero Infrastrutture e Trasporti ovvero del Ministero dell’Economia e Finanze, sulla portata applicativa degli articoli 34 d.l 162/2019 e 182 co. 2 d.l 34/2020, tenuto conto delle considerazioni giuridiche esposte nella diffida 5/6/2020;
-se è consapevole che la scelta adottata in violazione di norme vigenti, possa essere fonte di responsabilità penale personale oltre che politica e risarcitoria.
La stagione è in corso, quindi, il passare dei giorni, espone la Città di Pomezia e l’economia locale ad un danno crescente oltre ad una possibile responsabilità erariale dell’Ente.
Quindi, urgente si appalesa ogni iniziativa necessaria per fare rapidamente chiarezza e risolvere la grave situazione in atto.