Allo stabilimento “Schiano” è tutto un fermento: ormai da giorni i preparativi per festeggiare i 100 anni del patriarca della famiglia, il mitico Pio, il più anziano bagnino del mondo, sono in atto. E sabato 17 agosto, a partire dalle ore 11:00, saranno 100 le bottiglie di spumante che verranno stappate davanti ad amici, clienti, semplici conoscenti e curiosi, per festeggiare questo importante traguardo.
“In realtà – spiega Marco, uno dei figli, titolare dell’omonimo stabilimento – il compleanno di mio padre sarà il 19 novembre, ma essendo lui un amante assoluto del mare e di tutti coloro che amano il mare, la decisione di celebrare questo evento d’estate è venuta naturale. E così, sfidando il detto popolare che vorrebbe che non si festeggia in anticipo, sabato ci ritroveremo a brindare tutti insieme. Il 19 novembre la festa sarà invece dedicata solo alla famiglia, mentre il giorno dopo verrà presentato il libro che narrerà la storia della vita di mio padre”.
Una storia davvero affascinante e inconsueta, un secolo che vede episodi belli e tanti altri inquietanti, come la morte di Wilma Montesi. Il Libro, scritto dalla giornalista Claudia Montano, si intitola “Correnti Costiere – Pio Schiano Moriello, Storia di un marinaio di salvataggio” e riporta anche vicende legate alla seconda guerra mondiale.
“Tornando alla festa del 17 agosto – riprende Marco Schiano – abbiamo organizzato tutto con Marcella Bigattini, una delle nostre prime clienti, che viene in questo stabilimento dal 1965 e che quindi conosce benissimo mio padre. Ci sarà un brindisi con tutta la spiaggia e verranno date le magliette con raffigurato un pattino, simbolo della vita di mio padre con la scritta ‘Classe 1919’, che è l’anno di nascita di Pio, e la sua firma. Sarà quindi un modo perfetto per celebrare il suo compleanno”.
Pio Schiano Morello ancora oggi ogni mattina, mare permettendo, percorre 6 o 7 chilometri in pattino. Un amore per il mare sconfinato e ininterrotto.
“La mia famiglia viveva in una capanna proprio sulla spiaggia di Ostia – racconta con una lucidità che fa invidia ai ventenni – Quando sono nato mio padre mi ha messo nell’acqua di mare per lavarmi: quello è stato il mio battesimo, da quel momento io e il mare siamo una cosa sola”.
Pio Schiano Morello si trasferisce da Ostia a Torvaianica negli anni ’50. La vita con lui non è stata sempre semplice, ma è riuscito ad integrarsi talmente bene sul territorio da avere ora, insieme a figli e nipoti, diverse attività commerciali, a partire da uno stabilimento balneare.
“Ma ho avuto anche momenti difficili – ricorda – come quando volevano mettermi in mezzo come capro espiatorio nella vicenda Montesi”.
Pio, infatti, fu tra i primi a vedere il cadavere della giovane Wilma, sulla spiaggia di Torvaianica. Con la sua motoretta andò fino a Pomezia per chiamare i carabinieri, che lo seguirono in bicicletta. Peccato che in seguito un giudice volesse per forza trovare in lui un colpevole che invece andava cercato altrove.
Ma da allora di tempo ne è passato e il mare è stata una costante della sua vita.
Quante persone ha salvato? “Tante, il numero preciso non lo so, non tengo il conto”.
E quante di loro le sono state riconoscenti? “Pochi. Anzi, mi è capitato di persone che, dopo il salvataggio, non mi hanno più guardato in faccia. La gente è strana…”
Guai a chiamarlo “bagnino”. “Il bagnino raccoglie ombrelloni e sdraio, oltre a controllare che tutto sia a posto. Noi siamo marinai di salvataggio, o assistenti bagnanti, e non possiamo distrarci con queste incombenze: dobbiamo guardare il mare, osservarlo per ore, anzi giorni interi, per capire non solo le correnti, ma tutti i messaggi che ci dà. Solo in questo modo si capiscono e anticipano i pericoli, riuscendo a prendere quanto di bello l’acqua ci offre”.
Un insegnamento che Pio ha trasmesso a tutti coloro che negli anni gli sono stati accanto e che adesso, tutti insieme, lo festeggeranno per i suoi splendidi 100 anni.