Torna il POS all’interno delle tabaccherie italiane, con i vari gestori che già da ieri sono obbligati ad accettare le transazioni elettroniche per pagare le sigarette o altri tipi di tabacco. Per i costi legati alla gestione delle transazioni digitali, almeno fino a 24 ore fa i singoli tabaccai potevano scegliere liberamente il metodo per farsi pagare i prodotti legati alla tabaccheria. Condizione che però ha visto una rivoluzione da parte dell’Agenzia delle Dogane.
Il POS torna obbligatorio nelle tabaccherie d’Italia
In una proposta che sembra strizzare l’occhio ai fumatori che preferiscono i pagamenti con carta di credito o bancomat, ci ha pensato l’Agenzia delle Dogane ad accontentarli. Il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse, ha revocato l’esenzione dall’obbligo di accettare pagamenti elettronici per i tabaccai in caso di transazioni su prodotti legati alla sfera del Monopolio. La norma che, di fatto, chiudeva ai pagamenti digitali verso questi prodotti, era stata varata nel 2022 dal precedente direttore Marcello Minenna.
Multe per i tabaccai che non accettano il POS
Per i tabaccai che non si adegueranno alle nuove direttive dell’Agenzia delle Dogane, e che quindi non accetteranno le transazioni col POS, sono pronte delle sanzioni qualora si dimostrasse il loro rifiuto alla modalità di pagamento. In tal senso, un tabaccaio che rifiuta il pagamento elettronico per comprare le sigarette, incorrerà in una multa di 30 euro, più il 4% dell’importo della transazione che doveva effettuare.
Le transazioni elettroniche diventano opportunità per i tabaccai
Ovviamente, le transazioni elettroniche obbligatorie diventano un’opportunità per i tabaccai in Italia. Se prima ci si lamentava dei costi sulle singole transazioni e la gestione del POS, ora i costi gestionali sono drasticamente diminuiti e alla portata di tutte quelle attività che si occupano di tabaccheria. Non solo l’assenza di oneri aggiuntivi in ogni transazione, ma anche la possibilità tariffe flat per le operazioni elettroniche. Inoltre, per i singoli tabaccai ci saranno rimborsi per quelle commissioni inferiori ai 10 euro.