Ieri sera, 3 gennaio 2024, nuove intimidazioni verso Don Antonio Coluccia durante un incontro coi giovani a Tor Bella Monaca.
Scompiglio durante un incontro di Don Antonio Coluccia a Tor Bella Monaca. Mentre era impegnato a parlare coi giovani del quartiere e gli scout presso il presepe di via dell’Archeologia, degli insulti si sono levati in direzione del religioso. Le ingiurie sarebbero arrivate da soggetti vicini alla criminalità organizzata nel quartiere, considerato come una delle principali attività del sacerdote è proprio quella del contrasto alle attività illecite e lo spaccio in questa zona del VI Municipio.
Gli insulti diretti a Don Coluccia durante l’incontro di Tor Bella Monaca
L’episodio si è verificato ieri sera, mercoledì 3 gennaio 2024, quando Don Coluccia stava incontrando i giovani del quartiere per le festività natalizie. Oltre agli insulti in direzione del prete, ignoti avrebbero anche bruciato un cassonetto non distante da dove si teneva l’incontro del religioso. Secondo diversi cittadini, l’episodio sarebbe ricollegabile a un’ennesima intimidazione verso il religioso attivo nel VI Municipio di Roma Capitale.
La solidarietà delle istituzioni verso il prete
Già vittima di un tentativo di attentato ai suoi danni, sempre nel quartiere di Tor Bella Monaca alla fine di agosto 2023, Don Coluccia non ha mai smesso di portare avanti la propria crociata contro la criminalità organizzata a Tor Bella Monaca e soprattutto lo spaccio delle sostanze stupefacenti nella stessa zona e su Roma. Una condizione che, in diversi anni di attività civica, lo ha reso di fatto un bersaglio all’azione delle realtà criminali, che di fatto vorrebbero bloccare l’attivismo del sacerdote sul territorio capitolino. Dopo l’episodio di ieri sera, l’Amministrazione del VI Municipio ha voluto portare la propria solidarietà al religioso, anche attraverso le parole del presidente Nicola Franco. Il minisindaco del VI Municipio, infatti, ha ribadito l’importanza dell’azione del prete su tutto il territorio de Le Torri, spingendolo a non mollare davanti all’ennesima grave intimidazione ricevuta negli ultimi quattro mesi nel quadrante di Roma Est.