Si era specializzato nel furto delle auto tra Roma Est e Tivoli e poi nella vendita dei pezzi: Carabinieri arrestano nomade 31enne.
Potrebbe essersi concluso il mistero attorno alle auto rubate e smontate nel quadrante di Roma Est, con un’operazione risolutiva dai Carabinieri a Tivoli. In queste ore è stato messo in manette un uomo di origine nomade, indagato proprio sul fenomeno delle sparizioni delle macchine nell’area del Tiburtino e la rivendita dei mezzi al mercato nero. I militari, prima del fermo, stavano conducendo un’indagine durata diversi mesi.
Furti di auto e vendita dei pezzi delle macchine nel quadrante di Tivoli: la vicenda
Responsabile di questi fenomeni criminali sarebbe un ragazzo di 31 anni, attualmente appoggiato al campo nomadi di via dei Bagni Vecchi. I militari dell’Arma avevano messo da mesi gli occhi sull’uomo, considerato come avevano riscontrato la presenza del soggetto in vari casi d’indagine sulla vendita dei pezzi delle macchina al mercato nero e soprattutto il furto di autovetture nell’area Est della Città Eterna.
L’indagine condotta dai Carabinieri
A incriminare il soggetto sarebbe principalmente un fatto, considerato come recentemente avrebbe rubato due auto da dentro un garage di Tivoli. Posteggio privato che, in linea d’area, sorgerebbe proprio a pochi passi da campo nomadi presente su via dei Bagni Vecchi. Secondo la pista d’indagine dei Carabinieri, l’uomo non si limitava al furto delle vetture: una volta sottratte ai legittimi proprietari, le smontava e ne rivendeva i pezzi al mercato nero.
Le attività illecite del 31enne di origine nomade
A tali verità sulle attività dell’uomo, i Carabinieri sono arrivato solo dopo diversi mesi d’indagine. Periodo in cui, con attenti approfondimenti, si è dimostrata tutta l’azione illecita portata avanti dal nomade. L’uomo era un riferimento sul riciclaggio e la vendita dei pezzi d’auto nella provincia di Roma, creando gran parte della propria potenza economica grazie alla rivendita di queste parti di macchine provenienti dall’attività di furto. Vista la pericolosità del soggetto, il GIP del Tribunale di Tivoli ha concesso la misura cautelare presso il carcere di Rebibbia a Roma.