È di ieri la notizia che un sottomarino in visita al relitto del Titanic è andato disperso. Nell’immediato non si sapeva molto su quanto successo, neanche chi si trovasse nel piccolo sommergibile che avrebbe dovuto accompagnare un gruppo di visitatori curiosi di vedere dal vivo quelli che sono i resti del transatlantico britannico naufragato il 15 aprile del 1912, nel suo viaggio inaugurale.
Tra i membri dell’equipaggio il miliardario conosciuto come Mr Titanic
Solo oggi sono iniziate a trapelare informazioni sull’equipaggio del sottomarino disperso. Tra gli altri c’era il miliardario appassionato di imprese impossibili, pilota di sommergibili, chiamato anche ‘Mr Titanic’, ceo e fondatore della Ocean Gate. Si tratterebbe, quindi del 58enne Hamish Harding. Ma se per quest’ultimo è arrivata la conferma da parte dei parenti, ancora vige il massimo riserbo sulle altre persone che si trovavano nel mezzo scomparso dai radar.
Presente anche colui che a bordo del Nautilus confermò la presenza del Titanic
Un altro nome confermato è quello di uno dei maggiori esperti al mondo del Titanic, il 76enne Paul-Henri Nargeolet. Un vero e proprio appassionato del transatlantico e della sua storia, tanto che per primo nel 1987 con il suo Nautilus, si immerse per confermare la presenza della nave e fece altre 34 immersioni per recuperare quasi 2mila oggetti del Titanic.
Ci sarebbe anche un ingegnere aerospaziale con la passione per il Titanic
Tra gli altri potrebbe esserci stato anche il ceo di Ocean Gate Expedition, l’ingegnere aerospaziale Stockton Rush. Il desiderio di quest’ultimo era quello di andare nello spazio, ma a causa di problemi di vista dirottò sul turismo di profondità, offrendo la possibilità a quanti ne avevano la possibilità economica di vedere con i propri occhi il Titanic. Una curiosità e all’inizio, forse solo un ripiego, che con il trascorrere del tempo si era trasformato in passione, al punto da modificare il sottomarino che permetteva queste escursioni permettendo di far salire a bordo da due a cinque persone e dotandolo di vetri lisci così da poter godere al meglio dello spettacolo.
A bordo anche l’amministratore di una organizzazione di ricerca della California con il figlio
Nel sommergibile, al momento della scomparsa, c’erano anche Shahzada Dawood, amministratore del Seti Institute, un’organizzazione di ricerca in California, con il figlio Suleman. Una notizia confermata oggi dalla famiglia dell’imprenditore. Le ricerche del natante sono tuttora in corso per recuperare il Titan, così si chiama il piccolo sommergibile, scomparso nella giornata di domenica. Dopo solo un’ora e 45 minuti dall’immersione si sono persi i contatti, ma i soccorritori sono ben consapevoli che l’equipaggio ha a sua disposizione so lo 96 ore di aria.