Da truffa dello specchietto a rapina a mano armata: 29enne arrestato dalla Polizia di Stato. Alla fine del giugno scorso, lungo la via Tiburtina, un giovane alla guida della propria auto è stato affiancato e fermato da un altro automobilista che sosteneva di essere stato danneggiato. La vittima, pur sapendo di non aver in alcun modo toccato l’altra autovettura, ha proposto al truffatore 100 euro per “chiuderla lì”. B.M., queste le iniziali dell’odierno arrestato, lo ha seguito al bancomat, ha estratto un coltello a serramanico e, sotto la minaccia dell’arma, è riuscito ad ottenere 500 euro. La vittima si è rivolta al IV Distretto San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, fornendo agli investigatori una descrizione precisa del rapinatore e parte della targa dell’auto da lui usata.
Il tentativo di incolpare il poliziotto
Pochi giorni dopo un investigatore fuori servizio, all’interno di un centro commerciale, ha individuato il sospetto e lo ha fermato; B.M., vistosi scoperto, si è auto lesionato cercando di incolpare delle ferite l’agente che, nel frattempo, era stato raggiunto dai colleghi. Nella stessa occasione i poliziotti hanno potuto accertare che la targa dell’auto corrispondeva a quella fornita, seppur parzialmente, dalla vittima che ha riconosciuto l’uomo anche in sede di individuazione fotografica. Gli elementi raccolti sono stati fatti propri dall’Autorità Giudiziaria ed il GIP del Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, grazie alle quale gli stessi investigatori del IV Distretto hanno condotto B.M. a Regina Coeli.
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