Civitavecchia. Si trovava a bordo di una nave da crociera Valiant Lady, poi approdata nel porto di Civitavecchia. L’uomo, 36 anni, ha stuprato una collega di lavoro 23enne sulla nave, mentre erano in transito. Una scusa banale, poi la droga e l’aggressione.
Aggressione e violenza a Civitavecchia
Di fatto, il malvivente avrebbe invitato la donna a passare del tempo insieme, nella stessa cabina, guardando un film. Tra una chiacchiera e l’altra, l’uomo ha continuato a riempire il suo calice di vino con insistenza, al fine di alterare il suo stato psico-fisico. Subito dopo, poi, il vino ha iniziato a fare il suo effetto, rendono la donna vulnerabile e frastornata che poi si è addormentata. In quel momento, lui ne ha approfittato per violentarla.
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La fuga
Poi, la donna è riuscita a rientrare in sé, svegliandosi all’improvviso nel bel mezzo dell’incubo. Dopo aver ripreso coscienza, ha approfittato di un momento di distrazione per fuggire e chiamare il numero unico per le emergenze 112. Appena giunta la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, sul posto è intervenuto il personale sanitario in ambulanza. Il personale ha preso in carico la ventitreenne, trasportandola al vicino ospedale San Paolo di Civitavecchia. Arrivata al pronto soccorso è stata fatta accedere con codice rosa, il codice dedicato alle le vittime di violenza di genere.
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L’arresto
Intano, anche la polizia di frontiera si è mobilitata. Ha svolto gli opportuni accertamenti sul caso, e ha fatto subito partire le indagini per risalire all’identità dell’uomo e fermarlo prima che potesse allontanarsi troppo. Decisive sono stati nelle ore successive le immagini delle telecamere di sicurezza e alcune testimonianze di chi era a bordo. Il trentaseienne, su disposizione della Procura, è finito in manette ed è stato portato nel carcere di Frosinone.