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‘Ti scanno come una capra’: pugni, calci e sberle al padre 80enne per rubargli i soldi. 47enne allontanato dalla casa familiare

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Calci, pugni, schiaffi e non solo. Si sedeva addosso al padre 80enne e lo riempiva di botte per farsi consegnare tutti i soldi che aveva.

E’ la triste storia di un uomo di Cisterna di Latina, malmenato e vessato dal figlio 47enne ormai da anni.

Ma la persecuzione nei suoi confronti ha avuto fine ieri, quando il personale della Polizia di Stato ha applicato nei confronti di A.M., nato a Velletri nel 1972, disoccupato  la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento al padre ultraottantenne con il quale conviveva.

Il 47enne da anni maltrattava l’anziano genitore, invalido al 100%, con continue richieste di denaro, necessarie al proprio rifornimento quotidiano di droga, alcol e tabacco.

La minaccia più frequente pronunciata in caso di rifiuto era “ti scanno come una capra”, cui seguivano percosse con pugni e sberle, fino a costringere all’impotenza l’anziano, per poi perquisirlo alla ricerca di denaro, anche sedendosi sopra di lui, immobilizzandolo alla ricerca del portafoglio.

Di recente, di fronte al mancato ottenimento del denaro, l’uomo ha iniziato a devastare la casa presentandosi poi con una tanica di benzina e un accendino minacciando un incendio, poi parzialmente appiccato e che ha leso anche l’autore, che si è auto ustionato.

La vicenda è emersa poiché una pattuglia ha notato l’anziano genitore in lacrime, a tarda ora, in un bar di Cisterna.

La scena ha colpito gli agenti, con i quali l’anziano si è finalmente confidato circa la drammatica situazione.

I puntuali riscontri a supporto delle indagini immediatamente iniziate hanno portato all’emissione della misura cautelare nei confronti del figlio, definito come “violento e fuori controllo” e a oggi indagato per maltrattamenti in famiglia, rapina ed estorsioni aggravate.

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