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The Borderline, ancora insulti allo youtuber: “Ti ammazzo”

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Nuovo filone d'inchiesta per Matteo Di Pietro. Due telecamere sarebbero sparite e si indaga per favoreggiamento personale.

Stanno vivendo un inferno gli youtuber che componevano il gruppo dei The Borderline. I ragazzi, infatti, per un loro video sul canale Youtube si sono resi responsabili dell’incidente di Casal Palocco con una Lamborghini Urus in noleggio, in una disgrazia che ha portato via la vita a un bambino di 5 anni. L’ira del popolo del web, almeno oggi, arriva anche agli elementi delle persone non indagate per l’omicidio stradale, che ormai abitualmente ricevono anche minacce di morte sui social network.

Minacce di morte ai componenti dei The Borderline

Nonostante non siano indagati nel caso, l’ira delle persone si accanisce sui singoli componenti del gruppo di youtuber. Nonostante il gravissimo incidente di Casal Palocco, qualcuno di loro ha deciso di continuare la propria carriera di “creator digitale”, andando però incontro a dure polemiche e critiche. C’è chi li invita a chiudere l’attività social, ma anche chi scrive apertamente “Se t’incontro, giuro che ti ammazzo”. 

Le gravose parole degli haters verso i The Borderline

C’è rabbia, odio e soprattutto voglia di non perdonare i singoli componenti dei The Borderline. Qualche persona, infatti, non vuole passare sopra la vita di un bimbo di 5 anni, soprattutto trovandosi davanti una banda di adolescenti completamente incoscienti. Qualcuno più cattivo, li incita addirittura al suicidio: “Ma siete ancora vivi? Andatevi ad ammazzare dopo quello che avete fatto”

Alcuni youtuber dei The Borderline provano a difendersi

Qualcuno prova a rispondere agli haters, pur se la loro posizione a livello d’immagine pubblica è gravemente compromessa. Forse con spocchia e con il fare saccente, qualcuno prova a difendersi: “Va bene, sui fatti di Casal Palocco sapete tutti qualcosa più di me. Continuate così”. Insomma, parole che invece di andare a calmare gli animi (già estremamente tesi), tendono a infiammare ulteriormente la discussione attorno ai fatti accaduti nel X Municipio di Roma. 

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