Non si è ancora raggiunta l’immunità e già si pensa alla terza dose del vaccino Pfizer per fronteggiare il virus e avere una copertura totale, soprattutto per combattere al meglio contro le varianti. A dichiararlo Mikael Dolsten, direttore scientifico della società americana, che ha spiegato come l’azienda entro agosto vorrebbe richiedere alle autorità regolatorie il via libera per produrre una terza dose di Pfizer.
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Terza dose di Pfizer: dopo quanto tempo verrà somministrata?
La terza dose del vaccino Pfizer potrebbe essere somministrata dopo 6-12 mesi dal secondo richiamo. Tutto questo perché, come ha annunciato Dolsten, il siero è efficace anche contro le mutazioni, ma dopo sei mesi non è escluso il rischio di reinfezione. Ma c’è una nota positiva. Per il direttore scientifico, stando ai dati che provengono da Israele e Gran Bretagna, il vaccino – anche se si riducono gli anticorpi – resta efficace al 95% contro le malattie gravi, riducendo così il rischio di ospedalizzazione.
L’ipotesi di una terza dose, in ogni caso, si sta facendo sempre più largo: stando ai risultati parziali di una sperimentazione clinica, il terzo richiamo aumenterebbe il livello degli anticorpi da 5 a 10 volte contro il virus nella sua forma originaria e contro la variante Beta.