La terza dose del vaccino contro il Coronavirus si farà. Si inizierà da fine settembre somministrando il terzo siero agli immunodepressi (circa 3 milioni) e poi entro la fine del 2021 spetterà agli over 80 e – tra gennaio e febbraio – agli operatori sanitari.
Questo quanto si apprende da fonti di Governo e dalle direzioni dell’Aifa: si partirà dai più fragili, così come altri Pesi stanno facendo nel resto del mondo. In Israele, ad esempio, una grande fetta della popolazione è vaccinata con la terza dose.
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Covid, terza dose: quando si inizia e a chi spetta
Lo scopo della terza dose è, senza ombra di dubbio, raggiungere (e mantenere) l’immunità di gregge. Attualmente non sembrano esserci pareri contrari in merito, le Regioni iniziano già ad organizzarsi; Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato che: “Noi ci siamo. Mi auguro che la decisione possa essere presa il prima possibile perché, se ritenuta utile, prima si parte meglio è“.
Sulla stessa scia anche Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania: “Io farei la terza, la quarta, la quinta ed anche la sesta dose se sarà necessario“. Il Governatore del veneto Luca Zaia si è invece riferito direttamente ai dati ospedalieri, sottolineando che “l’80% dei pazienti in terapia intensiva sono non vaccinati, in alcuni casi si tocca il 100%“. Proprio a fronte di questi numeri serve una grande attenzione per gli immunodepressi e per gli anziani.
Anche l’America è pronta, si concentrerà sui pazienti a più alto rischio di infezioni covid “breakthrough” ossia che avvengono in persone già vaccinate ma da diverso tempo. Si è visto che dopo alcuni mesi l’efficacia dei vaccini diminuisce, proprio per questo è importante monitorare la situazione di tali persone: principalmente anziani over 80 e che presentano altri fattori di rischio come obesità o diabete.
Terza dose vaccino: sicurezza e possibile effetti collaterali
Il dubbio di alcuni è la sicurezza di un ulteriore richiamo, i possibili effetti collaterali e sintomi dopo questa terza dose. Attualmente, dagli studi condotti, sembra che i sintomi riscontrati dopo la terza somministrazione sono lievi e molto simili a quelli provocati in precedenza con la prima o la seconda dose.
E’ il CDC a dichiarare i possibili sintomi “Affaticamento e dolore al braccio sul sito dell’iniezione sono stati gli effetti collaterali più comunemente riportati e nel complesso la maggior parte dei sintomi erano da lievi e moderati”. A questi si può aggiungere mal di testa, dolori muscolari, affaticamento, febbre e brividi.