Era in testa alla regata dei Tre Golfi e l’equipaggio assaporava già la vittoria quando è successo l’impensabile: un boato, poi la barca si è piegata in mare a metà tra Ponza e Zannone. Protagonista della disavventura è stato il team di Arca Sgr, un maxi da 100 piedi. Erano le 23 e 30 di venerdì quando, in un susseguirsi di avvenimenti ancora non del tutto chiari, il natante ha iniziato a imbarcare acqua e il timoniere Furio Benussi s’è visto costretto a lanciare l’SOS.
Altre barche hanno abbandonato la regata per aiutare l’Arca Sgr
A quel punto vista la situazione di estrema emergenza anche altre barche in gara hanno abbandonato la regata per andare a soccorrere l’equipaggio in difficoltà. I soccorsi hanno consentito di far salire parte dell’equipaggio su una tender, mentre gli altri sono rimasti a bordo per mettere l’Arca Sgr in condizioni di non affondare. Intanto anche la Guardia Costiera dell’isola di Ponza è arrivata e ha preso a bordo il resto dell’equipaggio, fatta eccezione per il comandante, e la barca è stata trainata in porto.
La ricostruzione di quanto avvenuto
Tante le supposizioni circa quanto avvenuto, tra le tante l’idea che lo scafo abbia urtato rovinosamente un ostacolo, che fosse un tronco o altro non è ben chiaro. Di certo il natante ha iniziato a imbarcare tanta acqua da farlo inclinare di 45 gradi, con l’albero che finisce in acqua e la chiglia sottovento. Paura per la sorte dell’equipaggio. Momenti di angoscia, concitati, nei quali i 17 velisti a bordo hanno dimostrato grande professionalità e coraggio, gestendo la situazione al meglio.
Il team al lavoro per riparare l’imbarcazione
Seppure amareggiati per l’accaduto i componenti del team dell’Arca Sgr sono già pronti per mettersi a lavoro. È lo skipper Benussi a sottolineare: “Ora ci aspetta una nuova sfida che è quella di lavorare da subito a terra sulle gravi ferite del nostro maxi con l’obiettivo di tornare appena sarà possibile in regata“. (foto di Enzo Califano)