Le indagini sul tentato omicidio di Giancarlo Tei hanno portato i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati a dare esecuzione a un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di tre uomini di origine sudamericana.
Un’aggressione che si è consumata via Scozza, nel quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma, nella tarda serata dell’11 giugno scorso.
Le immagini di videosorveglianza
Gli uomini dell’Arma, coordinati nelle indagini dai magistrati della DDA della Procura di Roma, nell’immediatezza dei fatti hanno battuto palmo a palmo le aree circostanti il luogo nel quale s’è consumato l’agguato nel tentativo di rintracciare elementi di indagine utili a risalire agli autori. E proprio in questa incessante attività investigativa i militari sono riusciti a individuare, mediante la visione di alcune telecamere di videosorveglianza, una autovettura in sosta in una via prossima a via Scozza nel momento in cui si consumava il tentato omicidio e in quelli immediatamente successivi.
Le indagini dei Carabinieri
Partendo da tale dato, atteso che a bordo dell’autovettura attenzionata citata erano saliti due uomini aventi caratteristiche fisiche rispondenti ai dati investigativi acquisiti, i Carabinieri hanno focalizzato, mettendo a sistema gli elementi contenuti nelle Banche Dati con quelli visivi forniti dalle varie telecamere acquisite, tutte le attenzioni su una determinata auto individuandone successivamente il numero di targa.
Immagini e testimonianze incastrano i tre uomini
Grazie alle immagini acquisite e alle testimonianze di quanti hanno notato la presenza di quella vettura, i Carabinieri, sono riusciti a tracciare gli spostamenti sul territorio di quel veicolo, riuscendo a risalire all’identità degli indagati risultati essere tre uomini, di origine sudamericana anagraficamente residenti a Genova.
L’agguato studiato nel dettaglio
Ed è da Genova che i tre sarebbero partiti nei giorni precedenti all’agguato. Avrebbero effettuato diversi sopralluoghi, osservato la vittima decidendo di colpirla nel momento di maggiore vulnerabilità, quando cioè aveva l’obbligo di rincasare perché sottoposta a un provvedimento dell’A.G.. Poi avrebbero abbandonato di gran lena il luogo ove si è verificato il tentato omicidio, scomparendo.
Il rinvenimento di due pistole e droga
Nel corso delle fasi esecutive di questa mattina, unitamente ai Carabinieri del Comando Provinciale di Genova, sono state rinvenute e sequestrate complessivamente due pistole e circa 2,3 Kg di hashish riconducibili ai tre soggetti. Uno per l’appunto, 24enne domenicano, è stato localizzato nel comune di Genova dove gli è stata notificata l’ordinanza, venendo poi ristretto nella locale Casa Circondariale. Gli altri due indagati, un 32enne domenicano e un 33enne colombiano, sono stati invece localizzati e arrestati mentre si stavano allontanando da Roma – direzione sud – e sono stati tradotti in carcere.
É importante precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.