L’utilizzo dei test salivari è stato approvato con una circolare dal ministero della Salute, nel caso in cui “non sia possibile ottenere tamponi oro-nasofaringei”.
Il via ai test salivari
I test salivari molecolari per scongiurare l’ipotesi di infezione da coronavirus sono stati approvati: “qualora non sia possibile ottenere tamponi oro-nasofaringei”. I test salivari, si aggiungono quindi alle opzioni per le attività di screening. Ma per quali persone saranno adoperati? Per coloro che devono sottoporsi frequentemente al tampone per “motivi professionali o di altro tipo“, ma non solo. Questi potrebbero essere utili anche per “il monitoraggio e controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico“. Ma i test salivari, avranno la stessa efficacia diagnostica dei tamponi? “Nel complesso, gli studi disponibili indicano una sensibilità diagnostica variabile dei test molecolari su campioni di saliva, in relazione alla tecnica di raccolta: una sensibilità maggiore è stata rilevata nella saliva orofaringea posteriore del primo mattino, mentre una sensibilità inferiore è stata osservata con la tecnica del “general spitting”. Alcuni studi pubblicati nel 2020 hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%“.