Takis, società biotech di Castel Romano (Roma) annuncia di essere pronta a testare il suo vaccino contro Covid-19 sui modelli pre-clinici. “L’autorizzazione arriva dal Ministero della Salute e rappresenta il primo passo per portare il vaccino all’uso umano”, precisa Luigi Aurisicchio, fondatore e amministratore di Takis.
La Takis, infatti, si è immediatamente mobilitata per la realizzazione di un vaccino, sulla base dell’esperienza maturata sullo sviluppo di vaccini contro il cancro e dell’uso di tecnologie di immunoterapia molto potenti. “In particolare, – spiega Aurisicchio – la tecnica che usiamo viene definita “vaccinazione genetica” ed è molto efficace e veloce. Consiste nell’iniezione di pezzo di DNA (un gene), seguito da un brevissimo impulso elettrico, che ne facilita l’ingresso nel muscolo e attiva il sistema immunitario. Inoltre questa tecnologia consente anche di adattare il vaccino all’evoluzione naturale del virus e alle mutazioni che accumula nel tempo”.
La Takis è tra le pochissime istituzioni al mondo che sta realizzando questo ambizioso progetto.
“I nostri ricercatori – prosegue Aurisicchio – provengono da un ambiente industriale per cui abbiamo ben chiaro in mente i requisiti di sicurezza e come si sviluppa un prodotto farmaceutico. Questa iniziativa nasce da una nostra decisione e dal fatto che abbiamo ritenuto doveroso mettere a disposizione della comunità la nostra esperienza. Questo ha comportato un investimento di diverse migliaia di euro e grazie alla collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma, potremo senz’altro arrivare al punto di selezionare un vaccino candidato che blocchi la replicazione del virus dopo valutazione con saggi su cellule.
“La prossima settimana cominceremo la valutazione sperimentale di 4 possibili candidati allo sviluppo clinico e avremo i primi risultati per metà aprile. Tuttavia i passaggi successivi fino all’uomo saranno molto più costosi ed essendo una piccola Biotech, dobbiamo necessariamente fermarci. In questa fase, la velocità è essenziale: abbiamo già disegnato i prossimi studi e stimato i costi. Avremo bisogno di circa 2 milioni, che serviranno per la preparazione del vaccino in larga scala, per gli studi richiesti dalle agenzie regolatorie e per lo studio clinico. I due protagonisti sono in effetti due istituzioni Italiane, lo Spallanzani e la Takis che possono dare un contributo enorme per fronteggiare questa incredibile emergenza sanitaria.
“Naturalmente – afferma Aurisicchio – un vaccino sarebbe fondamentale per proteggere la popolazione a maggiore rischio, come gli anziani, i pazienti oncologici e il personale sanitario. Per questo, stiamo cercando finanziamenti che possano aiutarci nello sviluppo del vaccino. Negli Stati Uniti ad esempio, che hanno sempre creduto nella Ricerca, ci sono grossi finanziamenti disponibili da parte dello Stato alle imprese che stanno lavorando su vaccini e terapie contro COVID-19 che in Europa e ancor più in Italia non sono disponibili nell’immediato. Ma non c’è tempo da perdere: il nostro obiettivo è dunque arrivare il prima possibile a testare nell’uomo il vaccino italiano contro COVID-19 e aiutare l’intera comunità a fronteggiare questa complicata situazione sanitaria ed economica. Noi alla Takis – conclude Aurisicchio – ce la stiamo mettendo davvero tutta, abbiamo dichiarato apertamente il nostro impegno e manterremo la promessa, se ce ne verrà data l’opportunità. Questa dobbiamo vederla anche come un’occasione per imparare a fronteggiare eventuali future emergenze. Aiutaci a realizzare il Vaccino nel più breve tempo possibile”.
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