Roma. Qualcuno sembra essersi intrufolato nel cimitero del Verano con l’obiettivo di profanare la tomba del piccolo Alfredino, un gesto che non ha mancato di trovare forti critiche, nonché l’indignazione da parte dei cittadini e delle istituzioni.
Uno scempio in piena regola che risulta davvero difficile da interpretare. Delle svastiche ora ricoprono la sua tomba, macchiando un ricordo già fin troppo difficile da rievocare.
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Una notizia sconvolgente: imbrattata la tomba del piccolo Alfredino
Degli ignoti, animati da chissà quale sentimento, hanno deciso di disegnare circa dieci svastiche sulla lapide del bambino caduto in un pozzo a Vermicino e morto tragicamente il 10 giugno del 1981. La notizia, diffusa dal TG regionale della Rai, ha sconvolto davvero tutti i cittadini, molti dei quali avevano vissuto in prima persona quella tragica vicenda, con apprensione e speranza.
Il ritrovamento da parte di una signora al Verano
L’atto vandalico è stato denunciato da un signora che si trovava nel cimitero per le sue visite e che ha incrociato la tomba del piccolo Alfredino: “Quando ho visto la lapide imbrattata, ho sentito un colpo allo stomaco“, ha dichiarato la signora che ha scoperto lo scempio. La stessa signora ha giurato che 10 giorni prima quelle scritte non c’erano: la donna si reca spesso al cimitero per poter far visita alla tomba del marito.
Le dichiarazioni di Gualtieri e Zingaretti sull’accaduto
Le indignazioni, poi, sono arrivate anche dalle istituzioni. “E’ inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino Rampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori. Questi barbari si vergognino”, ha scritto su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“Un colpo al cuore. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto”, afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.