Un caso difficile, omertoso e delicato. Se sei pensa poi che i protagonisti della vicenda erano quasi tutti minorenni. Quella notte ‘maledetta’, dalla quale Bianca, la ragazza di 16 anni stuprata da più di tre ragazzi, non si è ripresa. Quella notte in cui la droga girava come se non ci fosse un domani. Ma il domani è arrivato, e nessuno vuole dimenticare.
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Il nipote dell’ex premier De Mita
Tra gli indagati anche Simone C. “Mo vi dico la verità – confessa una delle diciasettenni – la cocaina so che l’ha portata Simone, gli ho dato 27 euro, un grammo costa 80 e l’ho diviso con le mie amiche”. Queste le prime confessioni, dopo ore di bugie e di fatti riportati senza un senso logico. La notizia è stata riportata da La Repubblica.
Era il 16 Gennaio 2021 e grazie a queste dichiarazioni è uscito il nome del primo indagato per spaccio. Un nome che sicuramente non è passato inosservato. Simone C. è il nipote dell’ex premier Ciriaco De Mita, figlio di Simone De Mita e di Cristiano Ceresani, ex ministro leghista della Famiglia.
Un caso irrisolto
Tutti i testimoni fanno i vaghi. Da quel Capodanno 2020, a detta loro, “non è successo niente di eclatante”. Nessuno sa chi aveva la droga. Nessuno riesce a ricordare. Nessuno si riconosce. Non parlano. Non chiedono scusa a Bianca. Sono tutti ignari. Ma le ore di interrogatorio hanno portato a qualcosa. La loro omertà non ha retto.
E tra le tantissime cose scioccanti che sono venute a galla, lo spaccio tra minorenni è stata una realtà viva, drammatica e, soprattutto, attivissima. Le ragazze “parioline” e “i ragazzi coatti, (così come le definiscono le minorenni durante gli interrogatori), a quella festa, avevano tutto a disposizione.
Spaccio tra minorenni
“Non riesco a trovare il Rivotril“. Scrive, una ragazza di 14 anni, pochi giorni prima di Capodanno. Il gruppo si stava organizzando per la festa. A detta loro, non sapevano niente. Ma i messaggi hanno parlato al loro posto. La ragazza di 14 anni è ora indagata per spaccio.
Le nuove indagini
Proprio in questi giorni, sempre come riporta la Repubblica, dovrebbero arrivare gli esiti sui prelievi del Dna di tre indagati per lo stupro. Uno di questi, Patrizio R., che sarà giudicato con giudizio immediato a Novembre. E non solo, la procura di Roma continuerà a indagare sui casi di spaccio da parte dei minorenni.