Stupro di Capodanno a Roma. Una violenza inaudita. L’ennesimo, grave caso di violenza sulle donne, di una efferatezza sconvolgente. La vittima sarebbe stata stuprata e violentata per 3 volte, nella notte tra il 31 dicembre 2019 e il primo gennaio 2020. La ragazza, inoltre, all’epoca dei fatti, era minorenne. Per quelle azioni violente, disumane, ora, tre adolescenti rischiano di finire sotto processo a seguito delle indagini che hanno riguardato il caso dello stupro di Capodanno a Roma, indagine disposta dalla Procura dei minori. A ricostruire al dinamica è stato il Corriere della Sera, secondo cui l’inchiesta sarebbe stata chiusa anche nei confronti di «Pugile», nome con il quale sarebbe stata soprannominata un’altra indagata, la figlia di una nota showgirl, la quale è accusata di aver ceduto della droga – cocaina – a una delle ragazze minorenni che hanno partecipato alla festa in cui si era verificato il tremendo gesto. In totale, dunque, sono 5 gli indagati di questa terza parte d’indagine che si svolge davanti al Tribunale dei minori.
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Stuprata tre volte a Capodanno
Non due, ma addirittura tre volte. A rendersi responsabile del gesto subito dalla ragazza, per la terza volta, che all’epoca era anche minorenne, 16 anni di età, è un ragazzo di nome G., che oggi ha 19 anni. Lo stesso soggetto, durante un’intercettazione telefonica con la madre, si definisce uno ”psicopatico”. Attenendoci sempre alla ricostruzione provvisoria, G. alle 2.06 di quella notte, dopo aver già violentato la ragazza tre ore e mezzo prima in un bagno insieme ad altri tre, si era accanito una seconda volta contro di lei, portandola in un’altra stanza. Il ragazzo, inoltre, era perfettamente consapevole dello stato confusionale in cui versava la sua vittima, a causa di alcool e droga assunti durante la festa. Droga, tra le altre cose, che le sarebbe stata data anche dallo stesso G., il quale è accusato anche di cessione di cocaina.
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