Roma. Non si fermano i controlli all’aeroporto di Fiumicino. Proprio nell’ambito di una serie di verifiche sulle fatture emesse da esercenti nazionali e relative agli acquisti effettuati dai passeggeri non residenti, dunque in procinto di lasciare il territorio dell’Unione Europea, i funzionari ADM dell’aeroporto internazionale di Fiumicino hanno accertato, in tutto il 2022, un elevato numero di difformità per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro. In particolare, i passeggeri acquistavano un numero ingente di beni di lusso per poi rivenderli, questo fino a quando le loro malefatte non sono state portate a galla.
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La truffa all’aeroporto e i controlli
Inoltre, nel corso dell’attività di vigilanza dinamica effettuata dai funzionari dell’Agenzia, è stato possibile individuare vari passeggeri che, pur non avendo i requisiti soggettivi e oggettivi per richiedere i previsti rimborsi tentavano di fruire della validazione telematica, nonché di reintrodurre i beni acquistati e destinati al consumo fuori dell’Unione, all’interno del territorio
nazionale. Insomma, una truffa bella e buona che, tuttavia, non è passata inosservata ai funzionari dell’Agenzia che ne hanno bloccato gli sviluppi.
La denuncia
I viaggiatori sono stati denunciati a piede libero e l’ufficio ha anche intercettato vari “frequent flyers” che acquistavano cospicui quantitativi di beni di lusso dall’ingente valore, per evidenti finalità commerciali, nell’ intento di rivenderli nei propri Stati di residenza. In questi casi, non essendo la merce destinata a un utilizzo personale o familiare, è stato necessario negare il rimborso IVA tramite formale diniego.